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Verso il riordino del gioco legale, gli esperti d’accordo per una riforma urgente

Si torna a parlare di riforma del gioco legale. E lo si fa con quelli che dovranno essere i protagonisti del cambiamento: politici, esperti e rappresentanti del settore. Era questo l’obiettivo del webinar dal titolo ‘Oltre le incertezze. Verso il riordino del gioco legale’, organizzato dall’Istituto per la Competitività I-Com.

Un appuntamento che aspettavamo da tempo e che ha permesso la circolazione e l’incontro di idee, spunti, prospettive – commentano dalla redazione di Bonus Ricchiadesso l’obiettivo è passare subito ai fatti, per rendere reale la riforma del gambling”. Parole confermate anche da Benedetta Fiorini, deputata della Lega intervenuta durante il panel: “Tutti sanno quale è stato il mio approccio e della Lega nei confronti del settore del gioco che ha vissuto la pandemia in modo disastroso. Secondo noi è un settore industriale come tutti gli altri e rappresenta un presidio di legalità e che crea tanti posti di lavoro. Io provengo dall’Emilia-Romagna dove le aziende di questo comparto sono piccole e medie realtà e rappresentano proprio il presidio del territorio contro l’illegalità nell’attività quotidiana”.

La Fiorini afferma poi come sia fondamentale coinvolgere l’industria ma non solo, anche le piccole e medie imprese, in maniera tale da far crescere tutta la filiera per riconoscere i diritti e doveri dai concessionari ai gestori.

Durante l’incontro è intervenuto anche Alfonso Celotto, professore di Diritto Costituzionale all’Università di Roma Tre: “Il legislatore deve fare un intervento chiaro, un testo unico per il gioco, regole chiare che mettano ordine nella concorrenza tra Stato e Regioni. Riguardo temi su salute, commercio, autorizzazioni e altro serve una legge quadro che definisca i limiti della concorrenza tra Stato e Regioni. Altrimenti nell’incertezza una domanda di gioco anelastica si sposta su altri mercati rispetto quello del gioco legale. Non è possibile che le regole per i giochi siano disperse tra leggi territoriali, manovre finanziarie e altre disposizioni d’emergenza. Si può pensare di intervenire con strumenti emendativi ma il testo unico resta la via da preferire”.

Infine meritano di essere citate anche le parole di Eleonora Mazzoni, direttore Area Innovazione di I-Com, che conferma come il calo registrato nel gioco fisico sia andato anche verso l’illegale: “Questo indica quanto sia importante una regolamentazione perché, anche se è un settore stabile, dimostra di continuare ad essere permeabile all’illegalità e avere potenziali profili patologici nel consumo”.

Redazione

CBlive

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