Urbanistica, per la Coalizione civica di Palazzo San Giorgio “Campobasso torna agli anni scuri del commissariamento”
“Grazie all’assessore Chierchia siamo tornati agli anni bui dell’urbanistica quando i commissari decidevano le sorti della città per nome e conto del consiglio comunale”. Duro il giudizio della Coalizione Civica al Comune di Campobasso nei confronti della maggioranza Battista.
“Abbiamo cercato in tutti i modi di essere collaborativi con questa maggioranza – continuano Coralbo, Pilone, Cancellario, Tramontano e Perretta – abbiamo prodotto atti, documenti, proposte di delibere di Consiglio, cercando di far comprendere a chi ci governa che i percorsi intrapresi erano lesivi per i nostri cittadini e per la nostra città, ma purtroppo l’ostinata chiusura politica ha fatto sì che ogni dialogo fosse interrotto ed ha esposto l’amministrazione tutta a rischi elevati nel settore urbanistico che avranno ripercussioni anche di carattere economico sulle casse comunali. Invece di programmare, – continuano i civici – questa maggioranza si occupa di negare diritti ai nostri concittadini, e così dopo breve tempo sono giunti i primi due commissariamenti, ovvero la Prefettura di Campobasso è stata incaricata dal Tar Molise di sostituirsi all’amministrazione Comunale per governare processi urbanistici fin ora incomprensibili. Questa grave battuta d’arresto delegittima tutta l’istituzione, per cui è giusto che la politica si assuma le proprie responsabilità”.
I commissariamenti ai quali si riferisce la coalizione di minoranza a Palazzo San Giorgio sono relativi all’articolo 14 del Piano Casa (legge 30 del 2009). Due privati hanno, infatti, promosso un ricorso al Tar, rispetto ad altrettante richieste di costruzione, proprio in riferimento all’articolo 14. I giudici amministrativi hanno, però, rimesso tutto nelle mani della Prefettura, che ha nominato due tecnici, a cui spetterà il compito di decidere sulla questione, per la quale dicono ancora i civici “è stato esautorato il ruolo dell’amministrazione comunale e, quindi, del potere decisionale del Consiglio comunale”.
“All’assessore Chierchia nei modi ufficiali contemplati dal nostro statuto e regolamento comunale, – continuano i consiglieri di opposizione – avevamo fornito tutti gli strumenti per evitare questo pericoloso e grave scivolone, ma l’assessore ci ha risposto ‘mi dimetto al primo commissariamento’. A questo punto, non possiamo che pregare l’assessore all’urbanistica di mantenere fede alla parola dota. Il patto, ovvero la sfida lanciata ad un intero Consiglio comunale, non contempla solo la capacità politica, ma l’onestà intellettuale ed il rigore morale che fanno lo spessore dell’individuo. Siamo certi che al prossima Assise civica – c assisteremo ad una rassegnazione delle deleghe assessorili”.