Sviluppo, Gravina: “Tutelare l’ambiente significa migliorare la qualità della vita, fieri della nostra vocazione verde”
“Investire su ambiente e territorio, con un’attenta salvaguardia dell’acqua e della terra, significa proteggere la salute, il lavoro e custodire il patrimonio del Molise”. Il candidato alla presidenza della Regione per la coalizione progressista, Roberto Gravina, è intervenuto così all’incontro con Legambiente.
“Finora il tema ambientale è stato vissuto come un problema, noi siamo invece convinti che sia tra le più grandi opportunità di sviluppo per la nostra regione.
Per sostenere questo sviluppo servono interventi su vari piani: misure legislative e amministrative per garantire la gestione pubblica dell’acqua e il riconoscimento dell’uso civico del demanio idrico alle comunità; serve rinegoziare gli accordi con le regioni limitrofe per le compensazioni ambientali; riformare il sistema dei monitoraggi ambientali e sanitari caratterizzando le attività per trasparenza, indipendenza, efficacia e continuità; promuovere un modello di produzione dell’energia, adeguando e digitalizzando le reti energetiche di distribuzione oltre che con politiche di incentivazione ai cittadini, come le Comunità energetiche locali.
Ciascuna azione dev’essere sempre pensata per migliorare la qualità della vita. E in quest’ottica dobbiamo vedere anche la mappatura dei fenomeni di dissesto idrogeologico verificando lo stato del consumo di suolo. Per cominciare, riorganizziamo le strutture tecniche in Regione.
Elaboriamo un nuovo Piano territoriale paesistico-ambientale di Area vasta, che evidenzi potenzialità e criticità in modo da sostenere e accompagnare i Comuni che dovranno adeguare i Piani regolatori alle nuove carte di micro zonazione sismica e alle varie pericolosità da frana e da alluvione.
La Regione deve investire risorse per consentire ad ogni Comune di pianificare il proprio sviluppo verso aree stabili e indenni da rischi geologici, e concertare al meglio il recupero del patrimonio edilizio, artistico e monumentale. È infatti ora che il Molise abbia una legge sull’urbanistica che fermi la cementificazione e miri a ristrutturare il patrimonio edilizio secondo i criteri del risparmio energetico e idrico.
Tutelare il territorio è possibile anche grazie a una mappatura, aggiornata e accessibile a tutti, dei siti inquinanti da sversamenti di rifiuti, delle discariche abbandonate, dei siti di smaltimento industriale ad alto rischio, degli scarichi dannosi nei fiumi.
Insomma, facciamo prevenzione dotando l’Arpa di risorse e strumenti, quindi investendo nei monitoraggi continui.
Per difendere gli interessi legittimi delle nostre comunità e della nostra economia, infine, tre passi netti e chiari: una regolamentazione che limiti la diffusione indiscriminata degli impianti eolici; l’istituzione di vincoli sulle autorizzazioni per impianti a biomasse; il divieto di autorizzazioni per nuovi impianti di incenerimento rifiuti e norme più severe per quelli esistenti.
Il modello che abbiamo elaborato, dunque, intende la tutela ambientale come via utile a rendere il Molise più vivibile, più attrattivo. Siamo fieri della ‘vocazione verde’ della nostra coalizione, fieri di scrivere un’altra storia ambientale per la nostra terra”.