Soppressione Prefettura di Isernia, Frattura scrive ad Alfano e Ruta e Leva promettono ‘battaglia’

Il senatore Roberto Ruta e il Governatore Paolo Frattura durante la conferenza stampa
Il senatore Roberto Ruta e il Governatore Paolo Frattura durante la conferenza stampa

Il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura ha espresso preoccupazione sulla paventata soppressione della Prefettura di Isernia. Sulla questione il governatore ha scritto una lettera al ministro Alfano. Nella missiva Frattura ha riportato i propri timori circa “le scelte adottate in virtù del processo di snellimento dell’apparato pubblico. Un principio – ha detto il numero uno del Molise – giusto e necessario, ma da praticare con un’attenzione maggiore alle singole realtà. Uno sbaglio intervenire in maniera tanto netta in una regione, la nostra, i cui centri istituzionali per natura sono già ridotti. Ci preoccupa – scrive ancora Frattura – la complessità di ripercussioni negative che la soppressione della Prefettura di Isernia stabilita dallo schema di decreto del Presidente della Repubblica comporterà per la città e l’area dell’intera provincia. È di estrema importanza per i cittadini la presenza del Governo sul territorio: è segnale di prossimità dello Stato alla periferia, è accesso, diritto, ai servizi altrove presenti e attivi. Non possiamo immaginare di penalizzare ulteriormente né Isernia e con Isernia tutto il Molise. Prefettura, Questura, Vigili del fuoco sono i presidi della sicurezza che la nostra Costituzione garantisce in egual modo a tutti. Andiamo avanti in questa giusta rivendicazione di pari dignità. Siamo certi – ha poi concluso il presidente –  che il Governo saprà ascoltarci”.

Sempre sulla soppressione della Prefettura di Isernia si sono espressi anche gli onorevoli del Pd, Roberto Ruta e Danilo Leva. “Lo schema di decreto del Presidente della Repubblica,  – hanno detto – in conformità al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 22 maggio 2015 di rideterminazione delle dotazioni organiche del personale dirigenziale e non dirigenziale dell’Amministrazione civile del Ministero dell’interno, deve acquisire, prima di poter essere adottato, i pareri delle competenti Commissioni parlamentari della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica: in quella sede – hanno sottolineato – spiegheremo, in entrambi i rami del parlamento, le ragioni della nostra opposizione che non si fonda su una sterile difesa campanilistica, ma che risiede nella necessità di presidiare e tutelare un territorio al confine con altri in cui la criminalità organizzata è ben presente.Con la Prefettura sarebbero infatti accorpati altri importanti presidi di pubblica sicurezza e non solo che proprio in quel territorio hanno messo in campo una strategia di difesa e di costante contrasto ai vari segnali di infiltrazioni e di tentativi di radicamento proprio della criminalità organizzata, che – hanno concluso – la nostra regione respinge con determinazione da sempre”.

Redazione

CBlive

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