Sinistra Italiana, lotte sociali e confronto politico sul lavoro all’attenzione della Direzione Nazionale

sinistra italiana fratoianni d'angelo notarangelo petraroiaIl tema del lavoro sarà al centro della Direzione Nazionale di Sinistra Italiana, convocata per il 6 e 7 maggio a Roma, insieme all’analisi sulla fase politica e alle scelte da intraprendere per restituire efficacia, rappresentanza e rappresentatività ai ceti sociali meno abbienti, ai precari, ai disoccupati, e alle fasce popolari svantaggiate.

Delegazioni del Molise di Sinistra Italiana saranno presenti anche alle manifestazioni promosse dalla CGIL Nazionale sulla ‘Carta Universale dei Diritti Universali del Lavoro’, alle ore 14 al quartiere Tuscolano e sullo sblocco dei contratti pubblici con stabilizzazione dei precari  prevista dalle ore 11 alle 13, davanti al Ministero della Funzione Pubblica in Piazza Vidoni.

Nel mentre c’è un Italia che scivola ogni giorno più a destra emulando gli orientamenti seguiti dalle formazioni meno aperte degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e di altri paesi europei, si pone con forza la necessità di organizzare il mondo del lavoro, della pace, del volontariato, dei diritti umani, dell’ambientalismo, dei giovani, della lotta contro le mafie, dell’associazionismo e dell’antifascismo per rilanciare un progetto di cambiamento che parta dal Sud, dalle periferie evocate da Papa Francesco, e dai luoghi del precariato, della disoccupazione e dello sfruttamento, spinti sempre più ai margini da un’idea di società fondata sul modello dei vincenti, dei forti, dei potenti e di chi ce la fa.

Il lavoro è scomparso dall’agenda istituzionale come valore fondativo costituzionale, ed è vissuto come merce di scambio per la produzione di beni e servizi, tanto è vero che anche nel linguaggio non si parla più di diritto, dignità, realizzazione di sé, o contributo al progresso, ma si utilizza la terminologia mercato del lavoro, come se il tutto si risolvesse nel comprare o vendere prestazioni lavorative.

Un progetto politico radicalmente alternativo al corso degli eventi necessita di tempi medio – lunghi pressoché incompatibili con le prossime scadenze elettorali locali, regionali e nazionali, per le quali si prefigura una scomparsa della rappresentanza della sinistra o nella migliore delle ipotesi un’oggettiva residualità all’interno delle assemblee elettive, per questo occorre superare le frammentazioni incomprensibili della miriade di movimenti e partitini che si richiamano ai valori della sinistra, per federare le forze e dare maggiore rappresentanza alle culture politiche e alle diverse sensibilità da Campo Progressista di Giuliano Pisapia a Civati, ad Articolo Uno e alla stessa Sinistra Italiana.

Redazione

CBlive

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