Servizio idrico integrato, Ciocca contro Iorio: “Impossibile accettare questa distorsione dei fatti”
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del consigliere regionale Salvatore Ciocca
Sulla questione del Servizio Idrico Integrato e sulla costituzione con legge dell’Egam, leggo la sconcertante dichiarazione dell’ex presidente della Regione Michele Iorio. Se non conoscessi a fondo l’intera vicenda, se non fossi il relatore della proposta di legge n.136, se questo tema così rilevante non mi fosse a cuore da tempi non sospetti, potrei anche cadere nel tranello teso dall’esponente di centrodestra alle cui responsabilità, e questo non può passare in cavalleria, deve essere imputata la stragrande maggioranza degli errori commessi e delle decisioni sbagliate assunte in tema di acqua pubblica.
Intanto, mi spiace confutare le tesi argomentate dall’ex presidente Iorio: lui e gli altri esponenti di minoranza hanno abbandonato la seduta delle Commissioni congiunte solo per un fatto meramente strategico. Speravano di far mancare il numero legale ma, invece, le Commissioni, con responsabilità e nel rispetto delle regole, hanno deliberato.
Nulla di più. In seconda battuta, mi viene da sorridere quando apprendo che per Iorio e la minoranza di centrodestra si paventa, con questa normativa che – sarà bene ricordarlo – ha avuto un iter lungo, complesso e ha visto anche parte della maggioranza chiedere ulteriori garanzie a tutela del nostro patrimonio idrico, il rischio di privatizzazione dell’acqua.
Ha forse dimenticato l’ex presidente di aver votato un mio ordine del giorno, teso proprio a chiarire nel dettaglio ogni aspetto teso a scongiurare ogni eventuale (ma di fatto mai esistito) pericolo in tal senso?
Ha dimenticato che dopo i miei emendamenti – tesi proprio a suffragare con forza il principio irrinunciabile dell’acqua bene comune, della sua salvaguardia, della tutela delle nostro “petrolio” – tali argomentazioni sono state specificate, chiarite e rafforzate?
E non ha votato ugualmente l’odg – sempre presentato dal sottoscritto – circa il mancato rispetto di deliberazioni che imponevano il ristoro, in termini di infrastrutture, a fronte della cessione – dal 1978 – della nostra acqua alla Puglia?
Senza dimenticare che ha condiviso, in aula, l’ordine del giorno sulla diga di Piana dei Limiti e sul ruolo del Consiglio regionale in tema di acqua pubblica.
Credo che non sia possibile accettare questa distorsione dei fatti e delle verità contenute nelle decisioni che lo stesso Iorio ha assunto in passato per la nostra azienda speciale Molise Acque che io stesso ho inteso salvaguardare ulteriormente anche in questa predisposizione normativa votata ieri.
Mi chiedo, e non trovo risposte, cosa hanno fatto lui e le sue Giunte in quasi undici anni di governo per preservare, davvero, la nostra ricchezza.
Aspetto quindi la discussione in Consiglio regionale per avere contezza dei “rischi” paventati dalla minoranza di centrodestra che, lo ripeto, ha abbandonato i lavori delle Commissioni congiunte solo per motivi strategici e non per effettive problematiche così come vorrebbero far credere.