Sentenza UE precari, la Gilda diffida il premier Renzi e il ministro Giannini
“Se entro i prossimi trenta giorni il Governo non applicherà la sentenza emessa ieri dalla Corte di Giustizia europea, avviando l´iter per la stabilizzazione dei precari che hanno svolto oltre 36 mesi di servizio, ricorreremo alle vie legali”: a dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, il quale ha inviato una diffida alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Miur.
“Per la prima volta nella storia della giurisdizione europea – afferma Di Meglio – un sindacato si è costituito parte civile per difendere i diritti violati dei lavoratori. Ed è proprio in virtù del ruolo rivestito nel procedimento giudiziario che si è concluso ieri con la sentenza della Corte europea, la Gilda-Unams ha diffidato formalmente Renzi e Giannini perché – spiega il coordinatore nazionale – l’articolo 3 della legge di Stabilità 2015 non fissa date certe per i concorsi né indica come verranno messe in pratica le indicazioni contenute nel piano ‘La Buona Scuola’. Inoltre – aggiunge Di Meglio – l’articolo 28 della legge di Stabilità taglia ingiustamente risorse sia al personale docente che a quello Ata con contratti a tempo indeterminato, per dotare il Miur di un miliardo di euro da destinare al progetto ´La Buona Scuola´. La sentenza della Corte di Giustizia Europea rischia, così, di restare disattesa. Ecco perché – conclude il leader della Fgu – abbiamo deciso di procedere alla diffida”.
Eugenio Crispo