Sanità, Iorio interpella Frattura: “Perché il Governatore tace sul regolamento Balduzzi?”
L’ex Governatore Michele Iorio, attraverso una nota stampa, torna a parlare di sanità, affermando: “Il regolamento Balduzzi ormai, com’è noto, è legge dello Stato e i parametri per riorganizzare il servizio sanitario basati sul numero degli abitanti non permettono, attualmente, al Molise di mantenere i livelli essenziali di assistenza e, quindi, di garantire ai cittadini il diritto alla salute. Per questa ragione, occorre, da una parte, e con forte determinazione, impugnare nelle sedi opportune il provvedimento e, dall’altra, riaffermare con forza il diritto che questa Regione ha di organizzare un servizio che garantisca i propri cittadini. Resta il grave problema dei parametri stringenti che ci escludono da qualsiasi possibilità di manovra. La proposta di legge del governo Frattura in corso di discussione in Consiglio, così com’è, a mio giudizio, non è approvabile. Se legge si deve fare, la stessa contenga i principi sui quali ci siamo battuti da sempre: cioè, 1) riorganizzare il servizio ospedaliero con una intelligente riconversione delle strutture di Larino e di Venafro, 2) mantenere un Dea di I livello negli ospedali di Isernia e di Termoli e un Dea di II livello a Campobasso, 3) individuare nell’ospedale di Agnone un presidio di area disagiata. Invece, come previsto dalla proposta di legge Frattura, la trasformazione degli ospedali di Isernia e di Termoli in stabilimenti di un’unica struttura ospedaliera riduce sicuramente la possibilità operativa degli stessi – che, a mio giudizio, devono rimanere ‘presidi’- e provocherebbe, se si dovesse realizzare questo proposito, un lento ma pericoloso depauperamento della qualità dei servizi. La conseguenza sarebbe una sola: l’aumento insopportabile per gli stessi conti della sanità della mobilità passiva a causa della ‘fuga’ da molti territori del Molise verso ospedali di altre regioni. In sostanza, pagheremmo per sostenere le strutture fuori regione. Spero che di tutto questo si voglia discutere con chiarezza e onestà intellettuale, anche se il silenzio del presidente della Regione potrebbe essere foriero di brutte novità”.