San Giuliano di Puglia, 30 rintocchi per non dimenticare la pagina più triste della storia del Molise
A San Giuliano torna il dolore, torna il silenzio di chi non c’è più. Quello dei 27 angeli volati via troppo presto per il crollo della scuola ‘Francesco Jovine’, quel maledetto 31 ottobre del 2002. Alle 11.32 i trenta rintocchi della campana graffiano l’anima, già lacerata, di chi sotto quelle macerie ha perso i propri cari. Trenta i suoni che ricordano i 27 bambini, le due maestre e le altre due donne morte nelle proprie abitazioni.
Nel paese del cratere torna il ricordo di una ferita ancora aperta per l’intera regione.
Come da 12 anni a questa parte, nel cimitero c’è silenzio e ognuno rivolge le proprie preghiere verso chi riposa lì. Un’intera classe, quella del 1996 non c’è più. Quei bambini, rimasti piccoli per sempre, avrebbero compiuto quest’anno 18 anni. Sarebbero stati l’anima giovane di San Giuliano e, invece, sono stati condannati a non spegnere mai le candeline della loro maggiore età. E’ un dolore che si rinnova, un dolore simbolo di una comunità lacerata, di un territorio dove costruzioni faraoniche hanno preso il posto delle vite spezzate. E’ un dolore che tutto il Molise è chiamato a rivivere, affinché tragedie simili non avvengano mai più.
Dal cimitero il mesto corteo prosegue verso il ‘Parco della Memoria’, sorto al posto della scuola ‘Jovine’ di cui è rimasto un solo pilastro, attorno al quale ci sono le lapidi delle vittime su cui vengono deposti i fiori.
Alle 20 la fiaccolata servirà ancora per pregare, ma anche per riaccendere la fiammella della speranza per un futuro che non conosca più simili drammi.