Riccia commemora i caduti di tutte le guerre nella giornata dedicata all’unità Nazionale e alle Forze Armate
L’Amministrazione comunale e la Pro Loco di Riccia celebrano la giornata dedicata all’Unità Nazionale e alle Forze Armate con due iniziative complementari tra esse. Nella mattinata di Venerdì 4 un corteo muoverà alle ore 10 dal palazzo del comune per posare una corona di fiori sotto al Monumento ai Caduti. Seguirà la benedizione del parroco Ferdinando Pentrella. Nella serata di Sabato 5, a partire dalle ore 19, i cori Quod Libet e Samnium Concentus, diretti da Guido Messore e Vincenzo Lombardi, terranno presso la Chiesa dell’Annunziata un concerto in ricordo di, e per, tutti coloro che hanno preso parte alla Grande Guerra.
Il recital è intitolato significativamente Dolorosa ci fu la partenza e il ritorno per molti non fu su ideazione, cura dei testi e direzione artistica di Vincenzo Lombardi e con gli arrangiamenti per coro di Guido Messore.
Si tratta di una “Narrazione in musica”, basata su testi di lettere, memorie, testimonianze di soldati e ufficiali molisani, affidati alla lettura delle voci di Aldo Gioia e Carla Costa, e di canti d’autore e della tradizione orale, arrangiati per coro misto.
Una riflessione sulla Grande Guerra, su tutte le Guerre, attraverso i ricordi e i memoriali di Giovanni Antenucci di Isernia, che torna dagli USA per combattere, e di Torquato Di Tella di Capracotta, che rientra per la stessa ragione dall’Argentina. Una esperienza emozionante attraverso le parole del testamento di Aristide Giovannitti di Ripabottoni, la rievocazione della tragica esperienza di Domenico Giannandrea di Salcito, le dolorose vicende di tanti soldati come Michelangelo Morrone, Giovanni Di Criscio, Saverio Menanno e Donato D’Elia di Riccia, le lettere di Renato Tata di Casacalenda e le poesie dalla prigionia ungherese di Michele Cima.
Una esperienza d’ascolto di intensa umanità nei ricordi dei tanti molisani delle Brigate Catanzaro, Pinerolo e delle altre dove erano presenti soldati molisani attraverso i canti noti e meno noti rivisitati per coro misto; una occasione unica, non banale, per ricordare uomini, donne, eventi drammaticamente non irripetibili.