Regione Molise, il mistero dei positivi nelle RSA
Regione Molise, rimane il mistero riguardo i dati dei pazienti positivi al Covid e ricoverati nelle RSA. Ieri sera su Rai Tre è proseguita l’intervista al Presidente Toma iniziata il tredici novembre e dai noi riportata il giorno seguente. La notizia è che in una RSA di Vinchiaturo vi sono 23 pazienti positivi al Covid, che non risultano dichiarati nel bollettino ASREM. I positivi totali delle case di riposo molisane sarebbero 150, ma solo tre risultano ufficialmente notificati dalle istituzioni . Dal servizio risulta inoltre il decesso di un ospite della RSA che era positivo al Covid ed in peggioramento, al Cardarelli non vi era disponibilità di posto letto. La giornalista si rivolge a Toma con queste parole: “Presidente, non c’è un problema se nei bollettini della regione non risultano positivi, poi noi entriamo in una casa di riposo e ne troviamo più di venti?” Difficile capire quale informazione si voleva ottenere con questa domanda, Toma si limita a rispondere che lui le informazioni le ha corrette.
La trasmissione prosegue affrontando un tema centrale nelle discussioni fra gli amministratori del Molise: l’ospedale Vietri di Larino, inizialmente candidato a divenire centro Covid. La struttura fisica era pronta, ma non vi era la necessaria disponibilità di dispositivi medici, personale specializzato e organizzazione aziendale. Ai microfoni Rai ne parla Florenzano, Direttore Generale ASREM, il quale afferma che al Vietri manca il Pronto Soccorso ed un laboratorio analisi di secondo livello, il direttore spiega che avere l’edificio dell’ospedale non è sufficiente. Anche a Toma viene chiesto di spiegare il motivo per cui la struttura di Larino non è stata identificata come centro Covid. Toma risponde invitando i giornalisti a leggere le carte: il progetto di Larino è stato bocciato dal Ministero della Salute perché non in linea con la le linee guida ministeriali del 29 maggio 2020.
Le linee guida del Ministero prevedevano l’individuazione di un ospedale Covid che possedesse il pronto soccorso e la terapia intensiva, requisiti assenti nel Vietri, ospedale non dedicato ai pazienti acuti. Nel Cardarelli vi sono i requisiti, ma l’ospedale è anche l’unico centro del Molise dedicato all’assistenza dei pazienti acuti, pertanto è stato necessario un grande sforzo organizzativo che ha previsto anche l’ampliamento dei posti letto. Oggi sono necessari altri posti e molti cittadini si chiedono se sia opportuno attendere mesi per l’adeguamento del Cardarelli, piuttosto che identificare il Vietri come centro Covid.
Carola Pulvirenti