Referendum scuola, raccolte già 1.500 firme
Va avanti spedita la raccolta delle firme per chiedere un referendum abrogativo contro gli aspetti più deleteri della Legge 107/2015 (che qualcuno ancora si ostina a chiamare della “Buona scuola”). L’iniziativa, che si affianca a quella della CGIL sulla Carta dei diritti universali e sui Referendum per il lavoro, proseguirà fino alla fine di giugno, con l’obiettivo di raccogliere 5000 firme sui referendum scuola in Molise. Ricordiamo che in Molise è possibile recarsi a firmare presso gli uffici elettorali di tutti i comuni, nelle sedi della CGIL e recandosi presso i banchetti che di volta in volta vengono allestiti nelle piazze dei principali centri.
Un grande impulso alla raccolta delle firme, in ogni caso, viene dalle assemblee che si stanno svolgendo nelle scuole della regione. Nei giorni scorsi, si sono svolte assemblee molto partecipate a Venafro, Isernia e Campobasso, mentre giovedì 12 sarà la volta di Termoli, dove si svolgeranno due assemblee territoriali. La prima si terrà dalle 8 alle 11 presso il II Circolo didattico di via Maratona, e coinvolgerà tutti i lavoratori dei Circoli didattici di Termoli, dell’I.C di Petacciato e dell’I.O di Montenero di Bisaccia. Poi sarà la volta dell’assemblea che interesserà tutti i lavoratori delle Scuole Superiori e degli Istituti di Campomarino, San Martino e Guglionesi, che si terrà presso i locali del Liceo Classico “Perrotta” (in via Asia), dalle 11 alle 14.00.
Ricordiamo che esattamente un anno fa, il 5 Maggio del 2015, in occasione dello sciopero più partecipato nella storia della scuola della Repubblica, più di mezzo milione di persone è sceso in piazza in tutta Italia per contrastare lo smantellamento della scuola pubblica statale imposto al Paese dalla pseudo-riforma della “Buona scuola” (Legge 107/2015). Dal governo, tuttavia, si è deciso di proseguire ad oltranza, senza alcun confronto con i soggetti sociali e le organizzazioni sindacali. Il Referendum sulla legge 107 s’impone dunque, non solo come utile strumento per abrogare norme sbagliate, ma anche per riaprire un dibattito pubblico sul futuro dell’Istruzione in questo paese, restituendo la parola a chi nelle scuole vive, ai cittadini, ai territori, alle famiglie.
Su questo ed altri temi, è necessario che la mobilitazione vada avanti, non solo con il referendum: a tal proposito ricordiamo che per il 20 maggio si terrà lo sciopero generale della scuola, indetto unitariamente da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Consal. Le motivazioni dello sciopero, legate al mancato avvio delle trattative per il rinnovo del contratto e alle numerose emergenze del settore, soprattutto quelle legate all’applicazione della legge 107/15, saranno illustrate in modo dettagliato in una apposita conferenza stampa che i sindacati convocheranno unitariamente nei prossimi giorni.