Referendum costituzionale, “Basta un (Sì)ndaco”: a Santa Croce di Magliano arrivano Decaro, Ricci e Rughetti
“Basta un (Sì)ndaco” è l’assemblea di approfondimento e discussione sulla riforma costituzionale, che si terrà a Santa Croce di Magliano, al Centro Comunitario, situato in viale dei Carri, a partire dalle ore 19 di martedì 8 novembre 2016.
Interverranno i sindaci dei Comuni molisani che voteranno ‘sì’ alla riforma che cambierà il destino dell’Italia e degli italiani.
Raggiungeranno il centro molisano anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, da meno di un mese neo-presidente dell’Anci; il primo cittadino di Pesaro, nonché delegato nazionale del Partito Democratico per gli Enti locali, Matteo Ricci; e il sottosegretario di Stato alla Pubblica Amministrazione, Angelo Rughetti, ai quali saranno affidate le conclusioni del dibattito.
I saluti saranno affidati al sindaco di Santa Croce di Magliano, Donato D’Ambrosio.
Introdurrà e modererà il sindaco di Riccia, Micaela Fanelli, segretaria regionale del Partito Democratico.
Interverranno il vice-sindaco di Santa Croce di Magliano, Maria Florio, che è la segretaria cittadina del Partito Democratico; il sindaco di Campobasso e presidente della Provincia, Antonio Battista; la deputata piddina Laura Venittelli; e il presidente della Giunta regionale del Molise, Paolo di Laura Frattura.
“È un appuntamento importante – le parole del sindaco Donato D’Ambrosio – a meno di un mese dal referendum costituzionale. A Santa Croce di Magliano ci saranno diversi sindaci dei Comuni molisani, che ben hanno inteso la bontà della riforma. E, insieme a loro, interverranno i primi cittadini di due grandi città, Decaro e Ricci, politici navigati, che saranno in Molise per rafforzare le tesi di un ‘sì’ che l’Italia non può più attendere. Tra i tanti motivi per votare ‘sì’ al referendum costituzionale, mi piace sottolineare l’importanza e la centralità che rivestiranno gli enti locali, visto che il Senato sarà il luogo di rappresentanza di Regioni e Comuni. I rappresentanti a Palazzo Madama, che diminuiscono da 315 a 100, di diretta rappresentatività degli enti territoriali, con la presenza di sindaci e consiglieri regionali, interverranno direttamente nel procedimento decisionale non solo statale, ma anche per quel che concerne le decisioni per la formazione e l’attuazione delle leggi dell’Unione Europea. Immaginate i risvolti positivi per i territori, sinora troppo distanti dai palazzi romani. Diminuiranno, inoltre, i costi della politica, sia perché i senatori non riceveranno più l’indennità parlamentare, ma percepiranno soltanto quella spettante per la carica di rappresentanza territoriale che rivestiranno (sindaco e consigliere regionale), mentre ai consiglieri regionali sarà corrisposta un’indennità che non potrà superare quella del sindaco del capoluogo di regione di riferimento. Un risparmio fattivo per le casse pubbliche, il primo concreto, insieme all’abbattimenti dei costi politici delle Province, da quando si parla di tagli ai costi della politica”.
“Il mio invito – ribadisce D’Ambrosio – è rivolto a tutti i cittadini per martedì 8 novembre. Chiariremo le idee su una riforma necessaria per far uscire l’Italia dalle sabbie mobili, cui da troppo tempo è intrappolata”.