Protezione Civile, i consiglieri di minoranza a Palazzo D’Aimmo presentano un ordine del giorno per salvaguardare i lavoratori
“In un Molise che negli ultimi anni ha visto la crescita esponenziale di lavoratori precari e disoccupati, ha assunto i tratti di una vicenda paradossale, nonché anormale, quella riguardante la situazione dei lavoratori della Protezione Civile del Molise”. Con queste parole intervengono sulla questione i consiglieri di minoranza in Consiglio regionale, Angela Fusco Perrella, Michele Iorio, Giuseppe Sabusco e Nicola Cavaliere.
“Figure altamente professionali, – proseguono – architetti, ingegneri, avvocati, geometri, personale che si è formato negli ultimi anni e che dopo aver dato lustro al servizio, difatti divenuto un fiore all’occhiello della nostra regione, sono stati messi alla porta e da oltre un anno e mezzo si trovano ad essere senza reddito e senza alcuna misura di sostegno o accompagnamento. 218 regolari vincitori di concorso, ragazzi e ragazze che si sono conquistati con merito la loro posizione lavorativa, addirittura 84 persone hanno visto scadere il loro contratto il 31 marzo 2015, dopo soli quindici mesi di servizio, a fronte dei 36 mesi inizialmente ipotizzabili, mentre per gli altri il rapporto di lavoro è cessato definitivamente il 29 febbraio 2016. Lavoratori che – dicono ancora gli esponenti di Palazzo D’Aimmo – inutilmente hanno cercato di instaurare un dialogo con il Governo regionale che, da parte sua, si è dimostrato sordo di fronte ad ogni richiesta , con rassicurazioni e promesse che si sono dimostrate, a lungo andare, infondate; di fronte a tutto questo, e in considerazione di quanto fatto dalla Regione, che ha bandito una selezione pubblica per individuare nuove unità lavorative da inserire nell’Agenzia Regionale per la Ricostruzione Post – Sisma, gli stessi lavoratori sono stati costretti a chiedere non solo l’intervento del Prefetto di Campobasso ma anche del Ministro Madia, affinché si faccia carico della questione e soprattutto vigili sulla legittimità o meno delle misure adottate, a totale discapito di chi per anni ha lavorato per il Molise. Per queste ragioni, nella convinzione che sia necessario tornare ad affrontare la questione perché non si possono abbandonare al loro destino delle professionalità riconosciute e di livello che ancora possono dare tanto al nostro sistema regionale, nel prossimo Consiglio regionale chiederemo di discutere il nostro ordine del giorno per trovare una soluzione che salvaguardi queste figure, soprattutto in considerazione delle ultime vicende nazionali, stante la recente approvazione della legge delega per il riordino della Protezione Civile che al suo interno prevede anche una sanatoria per i precari. Perché la Regione Molise non si è fatta parte attiva per risolvere una questione estremamente importante che riguarda da vicino anche la sicurezza dei molisani? È innegabile che la mancanza di questo personale specializzato abbia creato dei disagi ai cittadini, anche per la conformazione del nostro territorio, caratterizzato da una sismicità significativa, tenendo presente anche che il Molise è tra le sette regioni con il 100% dei comuni a rischio idrogeologico, e senza dimenticare le altre emergenze, come la neve e il gelo, le dighe, per le quali – concludono – è necessario disporre di un servizio quanto mai efficace e dotato delle necessarie competenze”.