Pd nazionale e regionale con Frattura: “Chi gioca a dividere è fuori dalla linea del partito”
“È irresponsabile e grave in questo momento aprire una crisi, indebolendo il governo regionale“: lo afferma la Segreteria regionale del Partito democratico, che ieri si è riunita a lungo in via Ferrari e a notte fonda ha incontrato il Presidente Frattura.
“Il governo regionale – afferma la Segreteria – sta trattando la questione delle imprese e quindi del lavoro (area di crisi, investimenti, nuove misure per la crescita in diversi settori, incentivi diversi per l’occupazione, vertenze), dello sblocco degli investimenti per la chiusura della ricostruzione, delle diverse questioni della sanità (oggi a Roma, su iniziativa della Segretaria regionale del Pd e insieme ad una delegazione di Agnone e dell’alto Molise e il direttore dell’Asrem, chiede l’ok per il Caracciolo quale ospedale di area particolarmente disagiata e per l’accordo di confine), dei circa 300 milioni di investimenti europei per il 2014/20, della rinegoziazione dei soldi per l’autostrada con il Cipe e per gli investimenti per le infrastrutture carenti (dissesto idrogeologico in primis, ma anche proposte per l’area di Isernia e Venafro), della riorganizzazione del sistema per il sociale (riforme dell’integrazione socio-sanitaria, per una territorialità efficiente), delle riforme regionali degli enti, per il superamento delle Province (l’assorbimento del personale e la soluzione per eccellenze come le biblioteca Albino), dei ‘lavoratori’ i cui destini sono collegati direttamente o indirettamente al sistema regionale“. Puntualizza la segreteria del partito: “C’é da fare questo e tanto altro. E per farlo al meglio occorrono indubbiamente un Presidente forte e saldamente in sella, una giunta e una maggioranza coesa e un Pd, partito di maggioranza locale e nazionale, leale. Tutto questo serve non a Frattura, ma al Molise. E in tale situazione, che succede? Che la delegazione parlamentare apre una crisi. Non trova di meglio che, anziché stare al fianco del Governo, mettersi in contrapposizione ad esso. La domanda è quindi: perché? Se la risposta non può essere per il bene del Molise, poiché per il bene del Molise servono coesione e autorevolezza e non delegittimazione, allora qual è?”.
Due sono i punti decisivi alla base delle ragioni del sostegno al Presidente Frattura e dell’unità:
- Istituzionale, perché per risolvere i problemi concreti della regione è fondamentale la necessaria forza sulle questioni amministrative.
- Politico, perché l’assoluta miopia in tal senso, provoca la divisione che porta dritto dritto a governi di centrodestra.
“Forse infatti – precisa la Segreteria del Partito democratico – aiuta a capire qualche precedente che il Molise ha vissuto in passato. In cui il centro-sinistra si è fatto molto male, offrendo il fianco agli avversari politici a lungo. Episodi in cui le crisi regionali a sinistra sono state aperte da parlamentari per la propria posizione. I precedenti quindi insegnano. Non ripeteremo quegli errori. Non ci divideremo in questo momento di difficoltà. Staremo saldamente al fianco del Presidente e del Governo regionale perché servono autorevolezza e forza per risolvere i problemi, e perché occorre non dare un vantaggio al centrodestra. Lo pensa la segreteria regionale. Lo pensa quella nazionale, nella persona dei due vicesegretari Serracchiani e Guerini. Lo pensano i consiglieri regionali che bene hanno fatto a blindare il Presidente. Avevamo chiesto pubblicamente che i consiglieri del Pd si esprimessero in questa direzione per ritenersi in accordo col partito. Così è stato. Sono innanzitutto loro che oggi sconfessano le uscite dei parlamentari appartenenti in maggioranza alla stessa area interna del partito, quella che ha perso il congresso. Oggi – aggiunge la Segreteria Pd – unità e forza le chiedono il Partito, ma la chiedono anche Scarabeo a Ruta, Petraroia a Leva, Totaro a Venittelli. Si può svolgere una sola parte in commedia. E oggi è il momento della chiarezza. Chi é fuori da questa linea – conclude la Segreteria – ad ogni livello si pone in contrasto, ora e per il futuro, con la squadra, il disegno e le prospettive del Partito Democratico, al governo in Italia e in Molise”.