Palazzo San Giorgio, Pilone e Cancellario contrari alla soppressione della Commissione Edilizia comunale
Approderà presto in Consiglio Comunale la proposta avanzata dalla Maggioranza di Centrosinistra di modifica del Regolamento edilizio in merito alla soppressione della Commissione Edilizia Comunale cosi prevista dalla Deliberazione di C.R. n°178 del 1976 e modificata dalla Delibera di C.C. n° 30 del 23/06/2005.
Forte preoccupazione è stata sollevata dai consiglieri comunali Pilone e Cancellario di Democrazia Popolare, che esprimono titubanze in merito a questa scelta, non tanto per le prospettive che hanno spinto il governo della città a questo indirizzo che definiscono azzardato, ma per le motivazioni che vi sono alla base in merito all’esigenza di ridurre i tempi di attesa da parte di quei cittadini che hanno avanzato richieste di costruzione.
La velocizzazione delle risposte della pubblica amministrazione, che è un aspetto che va in tutti i modi promosso e che trova anche noi in pieno accordo – hanno sostenuto Pilone e Cancellario – non è detto che sia legato necessariamente alla soppressione di alcuni “step” in un determinato iter burocratico. Ci sono passaggi – hanno proseguito i rappresentanti di Democrazia Popolare – come quello della Commissione Edilizia, appunto, che per la loro natura prettamente tecnica, sono di fondamentale importanza da parte di un’Amministrazione in merito alla concessione di un particolare permesso a costruire.
La soppressione di un organismo che è di natura collegiale, concentrerebbe – proseguono i due consiglieri – delle decisioni delicate e di tutela del territorio dal punto di vista dello sviluppo urbanistico, nelle mani di un organo tecnico monocratico che, seppur deputato a farlo, rischia di perdere quella visione complessiva che più figure esperte nell’ambito edilizio possono dare ad una decisione di siffatta importanza.
“Il problema delle lungaggini burocratiche – proseguono Pilone e Cancellario – andava pertanto rivisto a monte sul perché la Commissione Edilizia magari è stata per mesi bloccata su provvedimenti che invece potevano benissimo essere licenziati in pochissimi giorni. Si vuole risolvere un problema con una cura sbagliata – concludono i due Consiglieri di Opposizione – individuando la soluzione in una scelta fortemente pericolosa e dannosa per la città, nonostante la legge lo consenta. In Consiglio Comunale diremo la nostra in maniera precisa e puntuale come sempre abbiamo fatto”.