Palazzo San Giorgio, nuovo botta e risposta tra il consigliere comunale Ambrosio e l’assessore Salvatore

consiglio comunale campobasso palazzo san giorgioNuovo botta e risposta tra il consigliere comunale Michele Ambrosio e l’assessore alle Politiche per il Sociale, Alessandra Salvatore.

“Excusatio non petita, accusatio manifesta. In riferimento alla nota autocelebrativa della mai evocata assessore Salvatore (excusatio non petita….) mi preme sottolineare – scrive Ambrosio – che la sua invocata inesperienza non la esime dalle responsabilità di mera esecutrice degli indirizzi delle commissioni consiliari, ivi compreso il provvedimento licenziato nel 2013 che non può essere cestinato dal primo amministratore esterno di turno, nel principio etico della continuità dell’azione della amministrazione comunale. In quella sede, tutti i consiglieri ed i gruppi di centro destra e di centro sinistra, tra cui il PD, licenziarono la proposta di integrazione della social card, divenendo questa un obbligo amministrativo ed un impegno politico, oltre che un atto di coerenza almeno  da parte di quei consiglieri (alcuni ora assessori) presenti in quella circostanza (D’Anchise, Sanginario, Ramundo, Maio – delega  Battista) salvo che “cambiando sedere” abbiano “cambiato parere” . Della social card in più occasioni ho cercato la soluzione operativa attraverso le richieste di inserimento nei vari bilanci, da ultimo in quello 2016 con un ordine del giorno bocciato dai suoi fidi consiglieri, così come il tema è stato più volte discusso in commissione  bilancio, anche con la proposta di finalizzazione delle risorse derivanti  dal 5 per mille ai comuni, cosa che il componente dell’esecutivo evidentemente  ignora o non ha avuto tempo per informarsi, divisa tra la sua delega ed il suo lavoro. Mi dispiace, pertanto, che l’assessore si sia sentita chiamata in causa presumendo di essere al centro dell’universo politico-amministrativo di palazzo San Giorgio in una sua personale concezione tolemaica delle istituzioni; non tutto ruota  intorno a lei, al suo assessorato o alla commissione cui lei fa riferimento. Se ne faccia una ragione e viva serenamente la sua esperienza amministrativa, senza chiedere di interessarmene o di essere da pungolo. Quanto alla integrazione di dieci euro da parte del Comune sui quaranta erogati dallo Stato (da ritenersi integrativi rispetto ad altre provvidenze che il comune ha l’obbligo e il dovere di mettere in campo) la somma può equivalere ad un caffè solo per chi, non comprendendone né il valore reale né quello simbolico, come assessore percepisce mensilmente 2.440 euro e non per le tante persone che con i dispari della sua indennità sono costretti a viverci. Infine invito l’assessore a documentarsi  sulla mia posizione prima di esibirsi in giudizi puerili (quello politico non le compete e non le appartiene) si accorgerà  che è la stessa che avevo con la precedente amministrazione, condivisa e apprezzata allora da tutti i componenti del centro sinistra, sindaco attuale compreso; vedrà che anche allora facevo il tifo per la trasparenza e la partecipazione, in qualsiasi squadra giocassero, essendo stato eletto in nome e per conto dei cittadini”.

“Mi dispiace – la nuova replica dell’assessore Alessandra Salvatore – di avere provocato il nervosismo dell’esperto consigliere Ambrosio, del cui compenso come consigliere e dei cui costi per l’Amministrazione evito di parlare (nel caso, avrei avuto comunque l’accortezza di citare l’importo netto e non lordo), perché sicuramente commisurati, come per tutti gli amministratori, ad impegno e responsabilità (per la sottoscritta -lo dico senza tema di smentita- totalmente assorbenti). Onde evitare di urtare ulteriormente la sua sensibilità politica, mi limito a constatare che, evidentemente, il corto circuito si è determinato anche con il suo Assessore (al bilancio) e con il suo Presidente di commissione, che hanno ritenuto di non dare seguito alle pressanti richieste. Mi dispiace – conclude l’assessore alle Politiche per il Sociale del Comune di Campobasso – di dovere fare a meno del suo contributo. Me ne farò una ragione, rassicurata dal fatto che, soprattutto nel settore delle politiche sociali, in tanti vogliono dare il proprio contributo costruttivo”.

Redazione

CBlive

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