Palazzo Moffa, presentata proposta di legge per modificare in materia di ‘protezione fauna selvatica’
Il consigliere regionale delegato alla Caccia, Cristiano Di Pietro, ha protocollato questa mattina una Proposta di Legge che modifica e integra l’articolo 23 della Legge Regionale 10 agosto 1993 n. 19, sulle ‘Norme per la protezione della fauna selvatica, omeoterma e per il prelievo venatorio’.
“Cogliamo l’opportunità per colmare il vuoto normativo in materia di munizionamento contenuto nella legge regionale che disciplina il prelievo venatorio – spiega il consigliere – nell’ottica della protezione della fauna selvatica omeoterma, in ossequio a quanto statuito dalla ‘Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale”.
La Convenzione, all’articolo 1, definisce le zone umide come: “aree palustri, acquitrinose, torbiere oppure bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua ferma o corrente, salmastra o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non superi i sei metri”.
Dal punto di vista ecologico, le zone umide sono considerate fra gli ecosistemi più ricchi di vita in assoluto ma, per la loro intrinseca natura, anche quelli più vulnerabili.
“La loro evoluzione – spiega Di Pietro – è associata alle variazione negli scambi d’acqua tra i corsi che le hanno formate e perciò cambiamenti, anche piccoli, in tali scambi, possono causare la rapida scomparsa di specie vegetali e animali caratterizzate da particolari adattamenti fisiologici ed etologici. Al fine di scongiurare preoccupanti danni ambientali – viene al punto il vice-presidente di Palazzo Moffa – diventa fondamentale vietare, nelle zone umide, l’utilizzo di munizioni contenenti piombo”.
In proposito “la Pdl appena protocollata – conclude Di Pietro – prevede l’uso discrezionale di munizioni contenenti ovvero prive di piombo nel resto del territorio regionale e per qualsiasi tipologia di prelievo venatorio”.