Palazzo Moffa, il consigliere regionale Ciocca contro l’ipotesi della Moldaunia
Altro che Moldaunia: un ampio fronte franoso divide il Fortore molisano dalla Capitanata, le condizioni di sicurezza dell’arteria che collega Molise e Puglia sono ormai compromesse e l’Anas fa spallucce fin dal novembre 2013.
Ho provveduto ad inoltrare questa mattina al presidente dell’Anas e al Capo compartimento del Molise una formale diffida ad eseguire con estrema urgenza i lavori di ripristino della sicurezza a fronte della situazione che interessa la Ss. 645, più conosciuta come la Fondovalle del Tappino.
Ferma restando l’eccezionalità degli eventi atmosferici che hanno riguardato l’intero territorio regionale nella prima decade di questo mese, con conseguenze altamente impattanti sul territorio già gravemente compromesso da una forte incidenza dei fenomeni di dissesto idrogeologico, ho ritenuto di dover sollecitare nuovamente l’Anas affinché vengano riprese le attività dei cantieri in agro di Toro e siano effettuati interventi risolutivi nella zona di Pietracatella dove ormai l’arteria di collegamento tra le due regioni risulta gravemente compromessa.
Una prima sollecitazione era già stata inviata all’attenzione del Capo compartimento Anas del Molise nel novembre 2013; comunicazione alla quale è seguita una laconica risposta che di fatto rinviava ‘sine die’ la risoluzione di quella che già si paventava come una emergenza.
Oggi il transito veicolare risulta pericoloso e compromesso; le gabbionate a monte – che avrebbero dovuto svolgere un ruolo di prevenzione – sono diventate parte integrante del movimento franoso in atto; non si stanno eseguendo interventi concreti di tutela e di risanamento ma solo banali palliativi sul manto stradale, con il ricorso ad ennesimi, costosi ed inutili ricarichi di materiale senza intervenire minimamente per l’eliminazione delle cause movimento franoso oppure per la individuazione di un percorso alternativo.
Quali iniziative serie si intendono finalmente porre in essere? Quali risposte, in tema di sicurezza, si intendono fornire ai cittadini che percorrono quotidianamente questa arteria, già segnata da lutti e tragedie? Lo chiedo all’Anas, ancora una volta, auspicando risposte serie, concrete e responsabili.