“OTUS – l’Ombra del Tempo sull’Ultimo Sguardo”, a Civitacampomarano la presentazione del fumetto
Nel Castello Angioino di Civitacampomarano, monumento nazionale altamente rappresentativo della storia del Molise, il 7 e 8 agosto prossimi, avrà luogo la presentazione del nuovo romanzo a fumetti di Giovanni De Micheli “OTUS – l’Ombra del Tempo sull’Ultimo Sguardo”.
L’evento è realizzato nell’ambito del Progetto “IMAGO” promosso dall’Associazione di Promozione Sociale “CuoreNonMente”, con il contributo della Regione Molise “Patto per la Regione Molise-MOLISEèCULTURA 2020”.
Sabato 7 agosto 2021, il castello aprirà alla mostra di opere originali di grandi autori del fumetto italiano e internazionale. Seguiranno i saluti del Sindaco di Civitacampomarano Paolo Manuele e della rappresentanza del Comune di Borgo Mantovano, enti patrocinatori dell’evento. La musica dal vivo del duo “Serendipity” farà da colonna sonora alla presentazione del fumetto, in collaborazione con INCAS Produzioni e, a completezza dell’esperienza sensoriale, interverrà una degustazione di pregiati vini e prodotti molisani.
Domenica 8 agosto 2021, dalle 17, sarà possibile accedere a Laboratori di fumetto con gli artisti della Scuola Romana dei Fumetti, nonché a Visite guidate al castello a cura di Me.Mo. Cantieri Culturali.
La storia raccontata in OTUS trae ispirazione da eventi storicamente accaduti, ma rimasti, nel tempo, avvolti nel mistero: l’assassinio di Altabella di Sangro avvenuto nel 1465 a Revere (MN) ad opera del coniuge, il Conte Cola Monforte, e la sparizione di un quadro citato da Vincenzo Eduardo Gasdia, prefetto, letterato, storico e uomo di cultura, nella sua opera “Storia di Campobasso” così descritto alle pagg.157 e 158 del Vol.II, che, avente oggetto una conversazione sacra con 6 personaggi, ritrarrebbe il Conte Cola di Monforte, insieme alla sua famiglia.
È una sorta di giallo fantastico ambientato a Campobasso, Civitacampomarano (CB) e Revere (MN), nei primi del ’900 e nella seconda metà del XV secolo. Protagonista di questa storia è un immaginario giovane Gasdia, che impressionato da questo dipinto che osservò nella Chiesa della Madonna dei Monti di Campobasso, si mette alla sua ricerca dopo aver appreso (durante la stesura dell’opera “Storia di Campobasso” prima citata) che era andato perduto, ceduto ad una misteriosa donna di Civitacampomarano. In questo che è attualmente un piccolo borgo medievale, sorto su antichi tratturi ed estinte strade commerciali, fulcro della cultura molisana che ha dato i natali ai letterati ed eroi del fermento risorgimentale italiano Vincenzo Cuoco e Gabriele Pepe, il 21 novembre 1450, venne celebrato il matrimonio tra Cola di Monforte, Conte di Campobasso, e Altabella Di Sangro, della potente omonima famiglia nobile italiana. Nella suggestione e il trasporto passionale nel riportare fatti e antichi intrecci storici, il personaggio Gasdia rivive il delitto di Revere (MN), dove, si dice, in un giorno imprecisato del 1465 Cola Monforte, di ritorno dalla Francia, uccise la moglie per gelosia, nelle stanze del palazzo ducale dove la sua famiglia era, in quel periodo, ospite dei Gonzaga.
Un’esperienza trascendentale, condurrà Gasdia a rivedere la storia da un altro punto di vista, sul tradimento imputato ad Altabella e sulla sparizione del dipinto. Il finale lascerà aperti misteri, dubbi e discussioni sulla verità dei fatti storici come ci sono stati riportati, e rientrerà nella versione scritta dal Gasdia nella sua opera così come la conosciamo, offrendo al lettore un’intercapedine nella storia, dove cercare alternative verità nascoste.