Nodulo tiroideo, i segnali da non sottovalutare
L'argomento verrà approfondito nell’ambito dell’evento scientifico in programma domani all’Ospedale Cristo Re
Il nodulo tiroideo è tendenzialmente silente e la sua scoperta è spesso incidentale, anche se esistono casi in cui il sospetto di un nodulo alla tiroide può sorgere: quando un paziente lamenta difficoltà nella deglutizione o nella respirazione o un senso di costrizione al collo o quando il nodulo è chiaramente visibile. Più raramente si manifestano i sintomi tipici dell’ipertiroidismo, come tachicardia, aritmia cardiaca, perdita improvvisa di peso, aumento dell’appetito e della sudorazione. In questi casi si procede con un’ecografia per escludere o meno la presenza di un nodulo. Come si interviene? Non ci sono terapie mediche per prevenire la crescita del nodulo. Sarà prescritta una terapia medica solo in caso di disfunzione tiroidea. Nel caso di noduli di grosse dimensioni associati a sintomatologia compressiva o nel caso di un esito citologico positivo per neoplasia tiroidea è indicato l’intervento chirurgico. Questo è altri argomenti verranno approfonditi nell’ambito del convegno scientifico “Attualità diagnostico-terapeutiche in Chirurgia endocronica” promosso da Pietro Princi, Direttore Responsabile del Centro Multifunzionale di Chirurgia Endocrina dell’Ospedale Cristo Re a Roma. Parteciperanno, tra gli altri, anche Maurizio Gasperi, professore di Endocrinologia all’Università Degli Studi del Molise e già Direttore dell’ UOC di Medicina dell’ Ospedale A.Cardarelli di Campobasso. Presidenti del Corso saranno Rocco Bellantone, Preside della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica, e Alfredo Pontecorvi Direttore dell’UOC di Endocrinologia della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma.