Molise tra divario digitale e inclusione sociale, Patriciello: “Banda larga fondamentale per lo sviluppo”
“Un’area servita da una rete efficiente aumenta le possibilità di investimento nel territorio e l’interesse di potenziali investitori. Viceversa, la mancanza di una tale rete potrebbe scoraggiare questi propositi. Ecco quindi che parlare di agenda digitale significa parlare di futuro, di crescita, di occupazione, di investimenti: significa parlare della competitività del Molise”. Lo ha detto Aldo Patriciello, europarlamentare molisano e membro della Commissione Industria, Ricerca e Energia al Parlamento europeo, nel corso della presentazione del progetto “Digital gap threatens social inclusion” organizzata ad Isernia, presso lo “Spazio cento8anta”, dal Centro Provinciale istruzione adulti. Scopo del progetto: ridurre il divario digitale e sociale tra generazioni attraverso l’apprendimento continuo e l’utilizzo di strategie di apprendimento innovative.
“Fino a quando utilizzeremo internet solo a scopo ludico e ricreativo e non per fini formativi e professionali saremo sempre un passo indietro rispetto agli altri”, ha detto Patriciello. “In Italia più del 3% della popolazione vive in zone dove non vi è alcun tipo di connessione ed il Molise, con il 13,4%, è la regione italiana con il più alto tasso di Digital Divide: è necessario recuperare il terreno perduto. Una banda larga efficiente – ha spiegato l’eurodeputato azzurro – è funzionale allo sviluppo del territorio, per favorire le famiglie nell’accesso ai servizi, ai contenuti web, alla TV streaming; è importante per le amministrazioni pubbliche che possono così erogare un servizio più efficiente e meno costoso; è importante per gli istituti di formazione: dalle scuole, agli istituti superiori, alle università. Stiamo parlando di strumenti importanti, della capacità della nostra regione di connettere, comunicare, essere efficace e veloce allo stesso tempo. Una strategia per il digitale – ha concluso Patriciello – è quindi fondamentale per utilizzare al meglio il potenziale tecnologico a disposizione nostra realtà regionale”.