Molise Acque, sbloccati i fondi destinati al salario accessorio dei dipendenti. Di Schiavi e Paone paludono al lavoro del commissario Di Mirco
Il coordinatore regionale Csa-Fiadel, Feliciantonio Di Schiavi e le Rsu aziendale, rappresentate da Natalino Paone, comunicano con grande soddisfazione che ieri, giovedì 18 giugno,è stato siglato l’accordo decentrato riguardante le spettanze pregresse dei lavoratori dell’Azienda Speciale Regionale ‘Molise Acque’, grazie al quale i dipendenti potranno finalmente ricevere il salario accessorio dell’anno 2014 (responsabilità, produttività e progressioni orizzontali). Una felice conclusione dopo circa un anno e mezzo di estenuanti trattative, risolta grazie all’intervento del commissario straordinario, Pasquale Mauro Di Mirco, nominato dal Presidente Paolo Di Laura Frattura.
“Da quando si è insediato il dottor Di Mirco nell’ente – dicono Di Schiavi e Paone – si respira un’aria di rinnovamento, di collaborazione e di ripresa. Il commissario, infatti, ha già fatto sapere alle organizzazioni sindacali di voler concludere, a stretto giro di boa, la contrattazione relativa all’anno 2015, in modo da evitare che si ripeta quanto accaduto negli anni precedenti e affinché possano essere concesse maggiori garanzie ai lavoratori. Un gesto che, ovviamente, trova d’accordo questo sindacato, da sempre schierato dalla parte dei dipendenti”.
“Anche sul versante del rilancio dell’azienda – proseguono – Di Mirco ha le idee molto chiare. Si è già messo all’opera nella mission indicata nella delibera di nomina: modificare parte dello Statuto di Molise Acque e, soprattutto, ha annunciato che la paventata privatizzazione sembra ormai lontana. Il commissario, infatti, ha più volte sottolineato come l’azienda è un forte volano economico e di sviluppo per la stessa regione. Molise Acque, dunque, potrebbe essere il capofila del neo costituendo EGAM (Ente di Governo Ambito Molise), già deliberato in una delle ultime giunte regionali, nel quale tutti i Comuni, a breve, dovranno obbligatoriamente confluire. Tali progetti e risultati sono il frutto di un’oculata azione del commissario Di Mirco che, in qualità di tecnico, ha saputo risolvere problematiche dove le precedenti gestioni politiche si sono arenate. Per questo motivo il sindacato Csa-Fiadel – concludono Di Schiavi e Paone – si auspica che nella prevista riforma dello Statuto dell’ente ci sia uno snellimento della struttura amministrativa, eliminando o riconsiderando il ruolo di presidente e consiglio di amministrazione, come già avviene negli altri enti, come ad esempio Asrem e Arpam”.