Michele Durante torna alle origini e si schiera in favore di ‘Io amo Campobasso’. “I movimenti civici massima espressione di democrazia. Ci criticano? Chi amministra la cosa pubblica deve avere il coraggio di chiedere scusa per i propri errori”
Il presidente del Consiglio comunale di Campobasso, Michele Durante, interviene a proposito della presentazione del movimento ‘Io amo Campobasso’, avvenuta negli ultimi giorni con grande successo.
“I movimenti civici – dice l’esponente di Palazzo San Giorgio – sono la massima espressione della democrazia, oltre che un grande stimolo per le amministrazioni locali, e chi decide di rappresentare le istanze dei cittadini scendendo in campo in prima persona va prima di tutto ringraziato: per questo motivo saluto i promotori e tutti i sottoscrittori del Manifesto ‘Io amo Campobasso’ con grande considerazione e rispetto”.
Queste le parole di Durante, che non lasciano adito ad alcun dubbio sulla sua considerazione nei confronti del civismo politico, dal quale proviene personalmente.
“Quando un gruppo di cittadini decide di attivarsi, passando dai social alla piazza politica reale, e lo fa con un atto di grande responsabilità ed autocritica per non essersi fino ad ora impegnati in prima persona, rende un valore aggiunto alla discussione e di fatto pone le basi della dialettica sociale, culturale e politica. Non dobbiamo sottrarci a questa discussione – continua Durante – abbiamo invece il dovere di stimolarla; da amministratore pubblico, mi sento di invitare a un sano confronto sui temi e sulle attività di Amministrazione i movimenti civici, le associazioni e i gruppi di cittadini, e tutti quanti si sentano portatori di istanze e proposte: un confronto aperto leale e pubblico, per condividere quello che si è fatto, quello che non si è portato a termine, le cose buone e gli errori commessi.”
“Abbiamo il compito di gestire la cosa pubblica e quel compito ci è stato assegnato dai cittadini elettori: dobbiamo consapevolmente assumere la responsabilità anche degli errori commessi – conclude il presidente del Consiglio comunale di Campobasso – dei quali dobbiamo avere il coraggio di chiedere scusa”.