Mi piace lavorare (Mobbing)’, il 10 aprile alla Fondazione Potito di Campobasso la proiezione del film della Comencini

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La presentazione della manifestazione in programma il prossimo 17 aprile a Campobasso

In programma il prossimo venerdi 10 aprile, alle 17.30, nei locali della Fondazione Potito in via Conte Verde a Campobasso, la proiezione della pellicola ‘Mi piace lavorare (Mobbing)’, un film diretto da Francesca Comencini, con protagonista una dimessa Nicoletta Braschi nella parte di Anna, una giovane donna impiegata, separata, madre di una bambina di nome Morgana e figlia di un anziano genitore malato.

La proiezione della pellicola è prodromica agli ‘Stati Generali delle Donne in Molise’, che vedono centrale il tema del lavoro femminile e che si terranno a Campobasso il prossimo 17 Aprile in vista di Expò e della ‘conferenza mondiale delle donne, Pechino vent’anni dopo’ che si svolgerà a Milano nei giorni 26-27-28 settembre 2015.

Raccontato come un documentario, il  film della Comencini mette in luce, oltre alla tragicità del mobbing, un’altra e altrettanto subdola nota. La protagonista Anna si identifica con il lavoro che svolge, esiste in quanto madre e in quanto impiegata, le piace questa condizione, la vive con assoluta tranquillità e quindi la negazione della sua professione è paradossalmente la negazione di se stessa. Come se oltre alle angherie dei capi e dei colleghi ci si mettesse qualcosa di ancora più drammatico, l’inconfutabile sensazione di non appartenere, di non contare nulla nella società.

Il film nasce soprattutto dal desiderio di offrire una testimonianza su “un fenomeno esemplare, perchè il senso di precarietà riguarda tutti noi, è un film intimista che va dritto al cuore e al contempo affronta un grosso problema sociale quale quello del mobbing: ovvero della vessazione psicologica sul lavoro”. Dalla voglia di mostrarne la “parte più privata e, per questo, anche più politica”, ‘Mi piace lavorare’ è un film coraggioso, politico, forte che denuncia uno dei tanti sistemi di intimidazione sul lavoro, esemplare nel contribuire a rendere sempre più precario e incerto l’impiego. Selezionato al festival di Berlino, passa nella sezione Panorama del FilmFest. Dopo la visione del film si terrà un dibattito che prevede la partecipazione del direttore Cineteca Nazionale Centro Sperimentale di Cinematografia, Gabriele Antinolfi.

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