Mezzogiorno, Toma suona la sveglia al Governo Conte
Grave ritardo infrastrutturale, drammatica situazione della rete stradale, assenza di opere strategiche per far uscire le aree interne dall’isolamento, mancata attuazione dell’art.22 della legge 2009 sulla perequazione infrastrutturale. Sono i punti che il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha sottoposto all’attenzione della Conferenza delle Regioni, con riferimento a quelle che sono diventate vere e proprie emergenze del territorio molisano e rispetto alle quali non è più possibile indugiare.
“Per questo motivo – spiega il governatore – ho chiesto una seduta straordinaria monotematica, prima dell’approvazione del Def, in cui il Governo ci venga a dire cosa intenda fare in tema di sviluppo infrastrutturale del Mezzogiorno e quale sia la visione strategica che ha per i prossimi dieci anni”.
“Mi sembra una forzatura – aggiunge – parlare di regionalismo differenziato per alcune aree del Paese, quando non è ancora chiaro quale sia il disegno strategico per uno sviluppo organico del Sud Italia”.
Toma, inoltre, insieme ai rappresentanti di Campania e Calabria, ha espresso dissenso sulla proposta di Patto della salute elaborata dal ministro Grillo.