Il M5S aderisce all’istituto del ‘recall’. Gli eletti si sottoporranno al giudizio del movimento
Il Movimento 5 Stelle si è ritrovato nel tardo pomeriggio di domenica 18 maggio, a una settimana dalle elezioni, per presentare l’istituto interno al movimento che si chiama ‘recall’. È uno strumento attraverso il quale gli elettori possono rimuovere un rappresentante prima della scadenza naturale del mandato, a causa della disapprovazione delle politiche perseguite dallo stesso. È uno strumento già utilizzato in diversi Paesi, tra cui Usa e Svizzera.
La revoca del mandato, che rappresenta la sanzione che gli elettori comminano all’eletto, sollevandolo dall’incarico durante il mandato, rappresenta l’esaltazione del principio democratico di rappresentatività tra elettori ed eletti. In pratica i primi controllano, durante il mandato, che coloro ai quali è stata data fiducia perseguano gli obiettivi prefissati durante la campagna elettorale.
L’istituto del ‘recall’ consente che il rapporto del governante e della cittadinanza prosegua durante tutto il mandato elettorale e non finisca al momento dell’esercizio del diritto di voto.
Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle e i candidati consiglieri, durante l’incontro, hanno sottoscritto la propria disponibilità a rimettere il mandato al giudizio assembleare del gruppo territoriale di Campobasso, con conseguenti dimissioni entro sette giorni in caso di sfiducia.