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L’intervista / Trivento, il patrimonio culturale come fattore identitario: ne parliamo con Silvia Santorelli

Il 27 dicembre scorso, si è tenuto a Trivento un salotto culturale su “ostie prene, fare il cibo per la comunità”, inserito negli eventi del bando per il Turismo delle radici indetto da Italea, con il supporto del Ministero della Cultura e i fondi di Next Generation EU dell’Unione Europea. L’evento – organizzato dal Comune di Trivento e dalle Associazioni Centro Storico e Mu.se. – si è svolto nelle “Cantine don Bertrando”, parte di palazzo Ciafardini, un tempo destinate a refettorio del convitto, restaurate con grande cura dalla nuova proprietà. Dopo decenni, in un luogo storico della cultura molisana, si è tornati a parlare del Patrimonio identitario di una intera comunità.
Un’idea che Silvia Santorelli, responsabile dell’associazione Muse ha spiegato come è nata. “Per raccontare le tradizioni natalizie triventine ci siamo ritrovati a tavola, questa volta imbandita in modo particolare poiché dedicata alle prelibatezze che arricchiscono il tempo del Natale. Numerosi sono infatti i dolci prepararti come dono d’augurio che dalla Vigilia sino alla Befana sono scambiati per celebrare questo tempo di convivialità. Insieme ai Cippillati, dolci natalizi oggi rappresentativi della produzione annuale triventina, abbiamo ripercorso la storia di una prelibatezza antica, le Ostie prene, ovvero ripiene, dolce che ha attraversato i percorsi della transumanza affermandosi presso una comunità capace di rappresentarne la ricchezza e la bontà presso le tavole aristocratiche ecclesiastiche e borghesi. Un dolce apparentemente semplice che nel tempo si è diffuso tra le famiglie, custodi di vecchi e nuovi ferri per le ostie, che tuttavia è possibile gustare grazie ai forni, panifici e pasticcerie che ne tramandano il sapore”.
In cosa consiste l’iniziativa che avete messo in piedi? “Grazie alle attività economiche il tempo del Natale manifesta la sua ricchezza e abbondanza, trasmettendo le pratiche domestiche antiche in nuova occasione di scambio di auguri. Dal salotto culturale, l’invito a recarsi presso le aziende per ritrovare i sapori di un tempo e le novità del gusto, sperimentazioni che rendono ancora più saporito questo tempo di festa. Numerose pasticcerie e forni hanno aderito all’evento, sia per la degustazione dei dolci della tradizione, sia per l’applicazione di uno sconto del 10% per fare acquisti fino al 6 gennaio 2025, usando un buono consegnato ai presenti”.

Redazione

CBlive

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