L’Ateneo di provenienza fa punteggio nei concorsi. L’Università dichiara guerra al Governo
Nel Ddl di riforma della Pubblica Amministrazione in esame al Senato è stato approvato un emendamento a firma Marco Meloni, il quale prevede che nei concorsi pubblici si assegni un punteggio in base all’ateneo di provenienza e non solo più in base al voto di laurea. “Richiediamo la cancellazione di questo emendamento” dichiara Rebecca Ghio, coordinatrice nazionale Run, Rete Universitaria Nazionale. “La formulazione – prosegue – è quanto meno poco chiara e non ne comprendiamo lo scopo. Si vuole valutare l’idoneità professionale di un laureato in base al fatto che sia stato piú bravo o meno della media dei suoi colleghi di corso, senza una logica nazionale poiché per questo basterebbe il voto di laurea. A meno che non si stia proponendo, velatamente, l’abolizione del valore legale del titolo di studio.”
“Gli studenti – continua Ghio – non scelgono gli atenei in base alla generosità del voto, anzi spesso scelgono l’università che si possono permettere anche a discapito delle loro ambizioni. Ricordiamo bene che Meloni fa le ipotesi più disparate sul valore legale fin dal 2012. Da allora però è stato messo in campo un ingente sforzo di risorse per immaginare un sistema di valutazione e accreditamento dei corsi di laurea. Se si vuole intervenire sulla qualità della didattica, il Miur innalzi il livello dei criteri di valutazione dei corsi di laurea, per dare agli studenti migliori piuttosto che penalizzarli dopo aver offerto un servizio peggiore.”
“Ci aspettiamo che il Pd intervenga – conclude poi Ghio – per eliminare questo emendamento. Non può essere incoraggiata a tal punto la competizione fra atenei, specie con criteri assurdi fuori da ogni sistema di valutazione.”
Per portare avanti la battaglia anche la Run Molise, attraverso una missiva, ha chiesto al Rettore Unimol, Gianmaria Palmieri di supportare la protesta e di schierarsi al fianco degli studenti.