L’associazione “Tradizioni e Sviluppo” di Agnone reclama un presidente della Provincia di Isernia rappresentante dell’Alto Molise
Creare una rete di rapporti tra le comunità delle aree interne del Molise e dell’Abruzzo, migliorare la viabilità tra le zone di confine tra l’Alto Molise e la vicina zona dell’Alto Vastese e del Sangro, potenziare i servizi per facilitare scambi e condividere progetti ed iniziative. È questo uno degli obiettividell’Associazione Tradizioni e Sviluppo di Agnone (costituita da un gruppo di imprenditori e professionisti del territorio alto molisano) che guarda con attenzione alle evoluzioni socio-economiche dell’area territoriale alto molisana, lavorando in sinergia per evitare che la scure dei tagli comprometta in modo più drastico il futuro delle terre appenniniche a cavallo tra il Molise e l’Abruzzo e sollecitando i rappresentanti istituzionali ad impegnarsi affinché altri dimensionamenti o razionalizzazioni non compromettano ulteriormente le comunità locali. È quanto scrive l’associazione Tradizioni e Sviluppo.
L’Associazione Tradizioni e Sviluppo è stata tra le promotrici, lo scorso anno, di iniziative per evitare la soppressione di una Dirigenza Scolastica ad Agnone, che poi di fatto, nell’ambito del dimensionamento che coinvolge tutta la Provincia di Isernia, si è concretizzata con la formazione di un unico istituto omnicomprensivo. Adesso, che ad Agnone e paesi limitrofi (come Poggio Sannita e Belmonte del Sannio che gravano sul centro alto molisano) è rimasta una sola Dirigenza Scolastica, l’Associazione invita i rappresentanti delle istituzioni locali ad adoperarsi affinché non ci siano ulteriori riduzioni e si agisca subito per arginare eventuali problemi, in un’area già compromessa da tagli (come sta accadendo di recente con la chiusura della sede della Guardia di Finanza e come accade da anni con l’ospedale San Francesco Caracciolo). L’ufficio scolastico regionale ha già avanzato alcune proposte di dimensionamento, che per adesso sembrano non contemplare altre riduzioni per Agnone, ma se non si interviene per ribaltare la logica dei numeri,facilitando le relazioni e la viabilità tra l’area alto molisana e quella abruzzese, dove ci sono diversi studenti che frequentano le classi in Alto Molise, la scure potrebbe abbattersi ancora ed in modo più duro sulle scuole agnonesi e dell’hinterland. L’associazione da tempo si sta muovendo per stringere le relazioni con il vicino Abruzzo, ritenendo che attraverso la collaborazione fra enti pubblici e privati si possa pensare ad una nuova viabilità e ad una rete di trasporti più funzionale, che agevoli la vita sul territorio e vada incontro alle esigenze di chi vuole continuare a viverlo.
Migliorare i trasporti ed avvicinare le due Regioni permetterà spostamenti facilitati ai cittadini sia per motivi occupazionali, commerciali, culturali e per porre le basi di un’integrazione di servizi ed opportunità. Uno studio della Provincia di Isernia riconosce tale necessità, ma va concretizzato. L’ideale è realizzare una trasversale che colleghi la fondovalle Biferno, la fondovalle Trigno e la fondovalle Sangro per congiungere non solo l’Alto Molise e l’Abruzzo attraverso la prosecuzione della fondovalle Verrino verso Capracotta e Castel del Giudice, agevolando la connessione dei comuni alle direttrici principali. In tal modo, si avvicina non solo l’Alto Molise a Campobasso, ma anche e soprattutto si avvicinano e si collegano Campobasso e le aree industriali di Bojano, del Sangro e di Sulmona. L’associazione Tradizioni e Sviluppo ha già proposto ad inizio anno all’ente provinciale di Isernia di perfezionare l’idea già messa nero su bianco nella bozza di protocollo d’intesa, facendosi promotrice di una conferenza di servizi, con la quale dare input in tempi stretti ad una progettazione.
Secondo notizie recenti, a breve inizieranno i lavori per il completamento della Fondovalle Sangro e l’Anas potrebbe riprendere sotto la sua custodia alcune strade. È dunque questo il momento si pensare ad una programmazione strategica, che tenga conto anche delle esigenze dell’area vasta che abbraccia Agnone, Frosolone e Trivento, i cui comuni hanno sancito un legame lo scorso anno firmando un protocollo d’intesa condiviso. Questo protocollo va concretizzato con contenuti ed iniziative, altrimenti non ha alcun senso.
In conclusione, l’invito dell’associazione Tradizioni e Sviluppo è di attivarsi per farsi trovare pronti davanti alle evoluzioni in atto. Bisogna intervenire al più presto per rinsaldare i legami tra le comunità e sollecitare la partecipazione nella risoluzione dei problemi che ci sono. Anche per questo, l’associazione auspica che il nuovo Presidente della Provincia di Isernia, che a breve sarà eletto dai sindaci, sia un rappresentante dell’area interna di cui è parte Agnone. Se si vuole davvero realizzare una cultura di area territoriale, il Presidente della Provincia non può che essere l’espressione di quest’area interna. Solo così si potrà pensare ad una programmazione costruttiva ed efficace per soddisfare le esigenze di un territorio che ha bisogno di guardare al proprio futuro.