L’appello del WWF, il lupo ha ancora chance di salvezza
Il WWF Italia esprime grande soddisfazione per la soluzione di rinviare al 26 febbraio le ulteriori osservazioni delle Regioni al Piano proposto dal Ministero dell’Ambiente, dove veniva infatti ipotizzata una pericolosa “scorciatoia” per risolvere i conflitti con le attività zootecniche, tramite la possibilità di applicare le deroghe al divieto di uccisione di lupi con l’autorizzazione all’abbattimento legale di circa 60 lupi ogni anno.
Il WWF aveva già scritto nei giorni scorsi al Ministro dell’Ambiente affinché cancellasse dal Piano la possibilità di abbattere questa specie protetta e prosegue la Petizione lanciata una settimana fa che ha già raccolto oltre 25.000 firme per dire no all’abbattimento legale anche di un solo lupo e dire sì ad azioni ferme contro il bracconaggio.
Il WWF auspica che nei prossimi giorni si apra da parte dei Ministeri competenti e delle Regioni un nuovo confronto con le associazioni ambientaliste, agricole e tutti gli altri attori interessati per trovare punti condivisi sulle azioni necessarie per la convivenza tra lupo e attività economiche.
Per il WWF le soluzioni alternative agli abbattimenti di Stato ci sono e la convivenza con questo predatore è possibile: quello che è mancato finora è la volontà di applicare le strategie vincenti adottate con successo solo in alcune aree. E’ su questa mancata applicazione che, secondo il WWF, è sostanzialmente fallito il precedente Piano di azione per il lupo del Ministero dell’Ambiente. Occorre per questo garantire un adeguato coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali competenti e prevedere le necessarie risorse finanziarie per l’attuazione di un nuovo Piano. Per tutto questo il WWF proseguirà la sua Campagna #soslupo, per scongiurare ogni ipotesi di applicazioni delle deroghe alla tutela del lupo in Italia.
Quello che sta avvenendo sul territorio, infatti, è ancora gravissimo: si continuano a uccidere lupi. Ogni anno sono circa 300 gli esemplari di lupo che in Italia restano vittime di bracconieri, incidenti stradali e trappole per ungulati. Anche in Molise, nonostante i continui monitoraggi, effettuati dai ricercatori del WWF all’interno della Riserva Regionale di Guardiaregia-Campochiaro e sull’intero territorio matesino, mostrino dati positivi sulla presenza del carnivoro, sono purtroppo numerosi ogni anno i lupi deceduti per impatto con autovetture o per altre cause non naturali. Difendi il lupo, firma ora la petizione #soslupo del WWF Italia! http://www.wwf.it/lupo/soslupo/