L’Api scrive al Ministro del Lavoro: le aziende rischiano di restituire i benefici della piccola mobilità
In conseguenza della mancata proroga, per l’anno 2013, delle norme che prevedono l’iscrizione nelle liste di mobilità (legge 236/1993), dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo, da imprese che occupano anche meno di 15 dipendenti, cosiddetta “piccola mobilità”, le aziende che avevano assunto nel corso del 2012 lavoratori per i quali potevano godere dei benefici sopra descritti per un arco temporale superiore all’anno o avevano trasformato nello stesso anno a tempo indeterminato un contratto a termine e che quindi hanno continuato ad usufruire di tale beneficio nell’anno 2013, rischiano di dover restituire le agevolazioni percepite.
È l’allarme lanciato dall’Associazione della Piccola e Media Industria del Molise (API MOLISE) che questa mattina, con una nota a firma della Presidente Matilde Iosue, si è rivolta al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ed alla Sede Centrale dell’INPS, inoltrando la stessa per conoscenza anche all’Assessore Regionale al Lavoro Michele Petraroia, alle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL ed alle Direzioni Territoriali dell’INPS.
“Il rischio di restituire l’incentivo è imminente – spiega la Presidente dell’API, Matilde Iosue – visto che nel “Cassetto previdenziale” INPS le aziende già visualizzano le rettifiche emesse dall’Istituto; ciò mette in serie difficoltà le imprese e non è giusto non solo per il danno che esse subirebbero in un momento in cui sono già vessate dalla grave crisi in atto, ma anche perché al momento delle assunzioni o trasformazioni dei contratti, ossia nel 2012, le aziende sapevano di poter godere del beneficio, avendo fatto legittimo affidamento sulle norme vigenti e sulla concreta fruibilità del contributo”.
Per questo con la nota odierna, l’API MOLISE ha chiesto il massimo impegno alle varie Autorità interpellate,ciascuna per il proprio ambito di competenza, sia per l’adozione di un provvedimento immediato che sospenda le procedure di recupero e sia per l’approvazione di apposita norma che riconosca la possibilità di applicare i benefici contributivi per le assunzioni e per le trasformazioni dei contratti a termine effettuate nell’anno 2012.