L’analisi del mercato azionario a cura di Pasquale Ferraro
TERNA – La situazione tecnica di Terna appare interessante. La discesa delle ultime due settimane (-6%) ha condotto i prezzi verso l’importante supporto grafico posto in area 3.72 euro la cui tenuta potrebbe creare le premesse per un pronto recupero. Fondamentale in questo scenario diventa la tenuta di questo supporto; successivamente il recupero di 3.87 euro sarà il presupposto per tentare l’allungo fino a quota 4,10 euro (forte resistenza). Indicazioni ribassiste verrebbero invece inviate in caso di discese al di sotto di 3,70 euro, evento al seguito del quale le quotazioni tornerebbero in area 3.57 euro. Il trend di breve periodo è neutrale. I principali analisti consigliano di tenere il titolo, “Hold”.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire in acquisto in area 3.72 euro per l’obiettivo a 4.08 – 4.10 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: attendere, vendere sotto quota 3.70, per evitare un ulteriore discesa fino 3.57 euro.
*Qualsiasi decisione d’investimento presa sulla base delle presenti informazioni è di esclusiva responsabilità dell’utente del sito. Tali informazioni non sono pertanto da intendersi in nessun modo come una sollecitazione al pubblico risparmio o all’investimento.
Oggi nella nostra rubrica “I titoli meno conosciuti di Piazza Affari” abbiamo scelto Ratti.
Fondato da Antonio Ratti nel 1945, oggi guidato dalla figlia Donatella Ratti, il Gruppo è una delle più importanti realtà industriali dello scenario tessile mondiale del lusso producendo tessuti e accessori per la donna, per l’uomo e per la casa. Stile e tecnologia hanno sempre rappresentato due elementi chiave nella storia dell’azienda. Rispondere con prontezza e flessibilità a esigenze nuove; investimenti nella ricerca e nella tecnologia per produrre qualità; sviluppo di originalità creativa: questi sono i principi su cui Ratti basa la propria strategia, aprendosi a tutte le innovazioni di stampa di tessitura, due culture che si sono unite in un’unica struttura per creare nuove prospettive industriali. Oggi il Gruppo Ratti produce circa sei milioni di metri di tessuto all’anno, collabora con le più affermate griffe della moda e conta circa ottocento dipendenti. Quotata alla Borsa Valori di Milano dal 1989, la Società persegue una politica di investimenti finalizzata alla razionalizzazione continua e coerente del proprio sviluppo.
Il 12 Novembre il CDA di Ratti S.P.A. ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mese del 2014. La società ha chiuso i nove mesi del 2014 con un utile pre tasse di 3 mln euro, in crescita rispetto ai 2,5 mln registrati nello stesso periodo del 2013. Il fatturato è di 69,2 mln di euro (71,1 mln in 2013), l’Ebitda è di 4,8 mln di euro (4,1 mln in 2013), l’Ebit di 3,1 mln di euro (2,7 mln in 2013), mentre la posizione finanziaria netta è di 3,2 mln di euro (-0,02 mln al 31 dicembre 2013). Per quanto riguarda il terzo trimestre, il fatturato è di 20,5 mln (21,5 mln in 2013), l’Ebitda è di 1,8 mln (1,7 mln in 2013), mentre l’Ebit è di 1,3 mln di euro (1,2 mln in 2013).
Il titolo Ratti (SM-small cap) ha guadagnato dall’inizio dell’anno circa 16 punti percentuali. Attualmente le quotazioni sono a 2.51 euro; il prezzo massimo negli ultimi due anni è stato a 2.794, quello minimo a 1.90 euro. Nel 2000 il titolo era a quota 15.81, da allora ha perso circa l’80%. Negli ultimi tre anni è stato sempre dato un dividendo di 0.10 euro per azione. Titolo altamente volatile, con scambi ridotti (media 30 gg quant. 5).