La storia di Riccia nel periodo feudale, lo studio di Jean Paul de Jorio presentato a Roma. Il consigliere Ciocca: “Per me sarà un onore esserci”
Riccia e la sua interessante, e ancora poco conosciuta, storia nel periodo feudale sono parte integrante della recente fatica letteraria del prof. avv. Jean Paul de Jorio che presenterà il suo studio su“Istituzioni di diritto feudale, enti locali e giuspubblicistica nel Regno di Napoli tra ‘500 e ‘600” sabato prossimo a Roma, nello scenario di Palazzo Ferrajoli, in piazza Colonna. A prendere parte alla presentazione anche il consigliere regionale, Salvatore Ciocca.
Lo studioso sottolinea nella sua opera come, sull’ipotesi di Riccia, feudo ecclesiastico del Monastero dei Ss. Pietro e Severo di Torremaggiore, emergano notevoli incertezze e, quindi, ha approfondito in maniera puntuale le ricerche sulle poche fonti primarie sopravvissute, “compito più che arduo – come egli stesso sottolinea – se si considerano le distruzioni e i saccheggi di cui furono oggetto gli Archivi napoletani (soprattutto per quanto concerne le pergamene medievali) nel corso del secondo conflitto mondiale”.
Nello stesso capitolo l’autore tratteggia magistralmente il ruolo della famiglia de Capua che “illustra il passaggio da una concezione essenzialmente militare della feudalità tardo medievale a quella caratteristica dell’età moderna, legata invece al commercio e all’organizzazione dei fattori della produzione (baroni che a partire dalla seconda metà del XV secolo viene più facile definire imprenditori che condottieri)”.
Il percorso che poi portò alla supremazia di Francesco de Sangro, che nel 1536 divenne governatore del Contado del Molise e della Capitanata, raffigura un legame storico che riaffiora ciclicamente ancora oggi, con le vicende politiche recenti.
“Per me – le parole del consigliere Ciocca – sarà un onore, quindi, oltre che un piacere partecipare alla presentazione del volume che ricostruisce la storia di Riccia in un periodo foriero di grandi e ancora attuali cambiamenti”.