La Rete di Salute Mentale presenta il progetto ‘Centri per l’integrazione socio-lavorativa dei pazienti psichiatrici’
Si è tenuta questa mattina, venerdì 23 ottobre, la conferenza stampa con la quale la Rete della Salute Mentale ha comunicato ed illustrato la ripresa delle attività del progetto ‘Centri per l’integrazione socio-lavorativa dei pazienti psichiatrici’.
Si tratta di un progetto che vede la partecipazione di Regione Molise e Asrem, a supporto dei Centri di Salute Mentale e di cooperative e associazioni in cui gli utenti sono impiegati.
Dal primo ottobre sono state riattivate le borse lavoro, 50 in Molise. “E’ stato un processo lungo e che ha visto coinvolti il presidente della Giunta Frattura, l’assessore alle Politiche Sociali Petraroia, il direttore generale per la Salute D’Innocenzo, l’ASReM, i Dipartimenti di Salute Mentale e noi associazioni e cooperative – ha spiegato il presidente di Mens Sana Carmela Baranello – Questo progetto è per noi fondamentale e rappresenta un grande obiettivo di salute e di dignità per tutta la Regione Molise. Il presidente Frattura si è dimostrato assai disponibile e attento al tema, e insieme alla dottoressa D’Innocenzo, ha lavorato affinché si superassero quegli impedimenti dettati dal Piano di Rientro e che ostacolavano la prosecuzione del Progetto. Un dovuto ringraziamento anche all’Assessorato alle Politiche Sociali, che ha finanziato la parte sociale del progetto. La nostra è una rete che funziona: abbiamo concordato tra tutti noi il tipo di attività da poter avviare e le modalità di verifica e controllo necessarie perché queste funzionino al meglio. Come testimoniato anche da un articolo che è in pubblicazione da parte dell’ISFOL, scritto a quattro mani dal dottore Franco Veltro e dal dottor Francesco Colavita, il Progetto (partito nel 2010 e rinnovato fino ad oggi con scadenze diverse) ha prodotto grandi miglioramenti sia dal punto di vista clinico sugli utenti coinvolti, che dal punto di vista economico garantendo una drastica diminuzione dei costi per i trattamenti sanitari. I nostri ragazzi grazie anche al Laboratorio Aperto – ha concluso Baranello – si sono conquistati un proprio posto all’interno del mondo del lavoro, riacquistando anche quell’autostima, quell’autonomia e quella dignità che solo il lavoro può garantire”.