La piaga del randagismo e il business: il M5S chiede chiarezza prima con un’interrogazione e poi con una mozione
Prima, l’interrogazione per chiedere chiarezza sull’organizzazione del settore. Ora il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione per mettere fine all’attuale modo di gestione del problema del randagismo. Già nel 2005 la Regione ha disciplinato la gestione dell’anagrafe canina e le modalità di intervento per la prevenzione del randagismo. La Delibera di Giunta n. 806 del 2012, poi, ha portato con sé il “Piano triennale per la prevenzione del randagismo 2013-2015”, redatto dalla Direzione generale per la Salute, Servizio di Prevenzione, Veterinaria e Sicurezza Alimentare. Ma nonostante l’impegno messo su carta dalla Regione, soltanto l’estate scorsa si è verificata una vera strage presso il canile municipale di Campobasso dovuta a un’epidemia di cimurro, imputabile alle pessime condizioni igienico-sanitarie delle strutture. Il Movimento 5 Stelle ha una visione diversa dell’intera questione: “Per questo abbiamo depositato una mozione che, in pratica, prima chiede il ritiro della Delibera di Giunta 806/2012, quindi l’annullamento dell’infruttuoso Piano triennale, con il vantaggio di recuperare i fondi stanziati ma mai utilizzati. Chiediamo inoltre l’annullamento dell’inappropriato progetto: “Fido uno di noi”, quindi il recupero delle somme annesse e non ancora impiegate”.
Non solo, i grillini chiedono un nuovo Piano triennale per il randagismo che punti su campagne di monitoraggio, censimento, sterilizzazione e affido. Dopo l’interrogazione, arriva la mozione: “Con la quale vorremmo riportare il tema in Commissione e riformulare con i fondi residui un Piano ex novo, tramite una legge regionale, dunque coinvolgendo associazioni e professionisti e sottraendo l’intera materia al controllo diretto della Giunta, in quanto una reale collaborazione tra Regione, Comuni, veterinari e mondo dell’associazionismo è l’unica strada percorribile per mettere fine a questo scempio”.
Già prima di presentare la mozione, il MoVimento 5 Stelle ha sottoposto questa soluzione alle associazioni, OIPA, ENPA, Accademia Kronos, EMPA, APAC. E tutte sono concordi sul fatto che troppo poco è stato fatto finora e che, quindi, occorre l’approvazione di un nuovo Piano basato su una collaborazione effettiva.