‘La finestra sulla riva del mondo’: il 12 maggio la presentazione a Campobasso del volume di Alfredo Carosella
Si intitola ‘La finestra sulla riva del mondo’ (Kairos Editore) l’ultimo romanzo dello scrittore campobassano Alfredo Carosella, finalista alla IX edizione del Premio Nazionale di narrativa Alberoandronico a Roma, che sarà presentato domani, giovedì 12 maggio, alle 17 al Circolo Sannitico nell’ambito della seconda edizione della ‘Settimana del buon invecchiamento’ – promossa dall’amministrazione comunale di Campobasso per il tramite dell’assessorato alle Politiche per il Sociale che prevede appuntamenti fino a domenica 15 maggio.
Alfredo Carosella ha pubblicato diversi romanzi e racconti, conseguendo vari riconoscimenti: pochi giorni fa ha vinto per la seconda volta, con un racconto breve, il Premio Speciale ‘Voci’ di Abano Terme. “La finestra sulla riva del mondo” è ambientato in un villaggio per vacanze e la storia si svolge tutta in una notte. Il protagonista, Bruno Oriente, ha raggiunto l’apice della sua carriera di animatore turistico ed è stato nominato direttore del villaggio ‘Cala d’argilla’. Un sabato sera decide di disertare il consueto appuntamento con i saluti e i ringraziamenti agli ospiti che hanno terminato la settimana di vacanza e decide di prendersi un momento di pausa e riflessione. Pensa alla sua vita trascorsa in mezzo a migliaia di persone senza mai restare davvero con qualcuno. Pensa alle tante donne che ha conosciuto, senza mai amarne nessuna, alla voglia di divertirsi a ogni costo che troppo spesso ha visto nei suoi ospiti e alla felicità che ha sempre inseguito senza raggiungerla pienamente.
Il romanzo è, dunque, un invito a riflettere sulla nostra esistenza e il villaggio vacanza di cui racconta l’autore non è altro che la nostra vita, il nostro villaggio globale, che assomiglia sempre più un gigantesco reality show. È un libro sulla ricerca della gioia vera. Bruno, tra le parole non dette alla madre anziana, ricorda che avrebbe voluto chiederle se fosse mai stata felice e finalmente comprende che “la gioia esiste solo allo stato brado”.