‘La Buona scuola’, Flc Cgil: “Ridotto drasticamente il rulo incisivo della scuola pubblica”
“Il Governo ha imposto l’approvazione del DDL sulla scuola con norme di dubbia costituzionalità, sulle quali occorrerebbe riflettere prima della promulgazione della legge, incurante della forte protesta che si è levata in tutto il Paese. Non si sono affrontati i problemi veri della scuola e non si è voluto aprire nessun tipo di confronto con i docenti, gli Ata, i dirigenti scolastici, gli studenti, le famiglie, i sindacati e le associazioni che hanno presentato, con tantissime mobilitazioni, importanti e dettagliate proposte”. Questo il commento che arriva dalla Flc Cgil a seguito dell’approvazione della riforma denominata ‘La Buona scuola’.
“Con questa legge – fanno sapere dal sindacato – si riduce drasticamente il ruolo inclusivo della scuola pubblica, si favorisce la scuola privata, si attribuiscono poteri impropri ai dirigenti scolastici, si dà un colpo mortale all’autonomia scolastica. Una legge che prefigura una scuola autoritaria asservita ad un capo e che mette al bando la collegialità, la condivisione e l’inclusione sociale. Si è detto inoltre che con questa legge ci saranno tante immissioni in ruolo. I dati forniti dal Miur documentano che, a legislazione vigente, ad esempio in Molise vi potrebbero già essere 247 nomine in ruolo di docenti. Se, invece, si facessero le nomine sui posti disponibili in organico di fatto, si supererebbero le 600 immissioni in ruolo. La ventilata costituzione di albi territoriali e di altri meccanismi farraginosi ed ingestibili, previsti dal Ddl approvato, determinerà invece solo confusione e contenzioso. La nostra azione – hanno poi concluso dalla Cgil – proseguirà, anche nella realtà molisana, per dare alla scuola pubblica il ruolo che merita contro l’autoritarismo imperante e l’approssimazione”.