Istituti di ricerca, Occhionero (Iv): “Persa un’opportunità di scelta per i cittadini molisani”
“Lavorare ad azioni positive per il Molise ma anche per l’ intera nazione e garantire il diritto di scelta ai cittadini dovrebbe essere obiettivo comune di tutto il Governo”. Lo ha dichiarato la parlamentare di Italia Viva Giuseppina Occhionero ricordando azioni che avrebbero potuto migliorare la qualità di vita di tutti.
Tra questi l’ emendamento sugli istituti di ricerca in campo sanitario bocciato in commissione.
La norma prevedeva che negli accordi che regolano l’erogazione dei servizi sanitari da parte dei soggetti pubblici e privati accreditati al sistema sanitario nazionale, i limiti quantitativi delle prestazioni attualmente vigenti potevano essere superati anche per le prestazioni erogate a favore di soggetti residenti in Regioni diverse a quelle dove si trova la struttura, se la struttura in questione è un IRCSS .
“La norma – ha continuato Occhionero – beneficiava il diritto alla salute e la libertà di cura dei cittadini, che è un diritto fondamentale, agevolando la mobilità sanitaria: aspetto assai rilevante, considerato il diverso livello di prestazioni e la disomogenea collocazione dei centri di cura d’eccellenza sul territorio regionale, così realizzando una sorta di attività perequativa a vantaggio di quei cittadini che si trovassero sfortunatamente a risiedere in Regioni con strutture meno avanzate nella cura della specifica patologia. Bisognava tener conto che non tutti gli IRCSS sono privati, molti sono anche pubblici”.
“Una norma che sarebbe potuta passare senza steccati ideologici- continua Occhionero- visto che gli alleati di Governo avevano già votato, nel decreto Milleproroghe, un cospicuo finanziamento ad istituti di ricerca privati. Lo scorso 29 febbraio infatti, attraverso il Milleproroghe, relatrice l’ onorevole Vittoria Baldino del Movimento Cinque Stelle, agli istituti di ricerca finanziati nel 2017 tramite il decreto fiscale, è stato esteso un finanziamento per le annualità 2019 e 2020 di 65 milioni di euro, che sommati al primo finanziamento ammontano a 97,5 milioni di euro per il triennio. Nel 2017 erano già stati previsti 32,5 milioni di euro. Avrebbero fatto meglio quindi gli alleati di governo, invece di fare una politica populista a collaborare e a dare un contributo fattivo al diritto di scelta in campo sanitario dei cittadini molisani”.