Integrazione socio-sanitaria, a Bologna la molisana Alberta De Lisio fa il punto della situazione sulla diffusione degli strumenti SVaMA e SVaMDi
Nel complesso panorama dell’integrazione socio-sanitaria si continua ad assistere negli ultimi anni a una forte accelerazione da parte delle regioni italiane alla formalizzazione di modelli di valutazione integrata socio-sanitaria dei bisogni delle persone con fragilità.
Il riassetto organizzativo della valutazione dei bisogni tramite le apposite Unità di valutazione si sta accompagnando imprescindibilmente all’adozione di strumenti che consentono modalità uniformi di valutazione su tutto il territorio regionale.
Tra gli strumenti in uso da parte delle Regioni italiane, si ha la prevalenza di due strumenti introdotti ormai da tempo e diffusi in undici Regioni ,ovvero la Scheda di valutazione multidimensionale dell’anziano (SVaMA) e la Scheda di valutazione multidimensionale del disabile (SVaMDi). La Regione Molise ha previsto l’introduzione della SVaMA nel 2008 e l’adozione della SVaMDi nel 2010 e lo scenario continua ad essere in costante evoluzione. E al Forum della Non Autosufficienza in corso di svolgimento a Bologna , la DG Salute, con il Direttore del Servizio Programmazione della Rete Fasce deboli, dell’integrazione socio sanitaria e della riabilitazione, Alberta De Lisio, ha contribuito a fare il punto della situazione sullo stato di diffusione degli strumenti SVaMA e SVaMDi tra le Regioni italiane, nonché di creare le condizioni per una più ampia e sistematica condivisione fra le stesse delle esperienze, buone pratiche e innovazioni sviluppate, con la prospettiva di medio e lungo termine di dare sempre più struttura e continuità a occasioni di confronto e dialogo.
“Ci siamo concentrati sulla la prevista attivazione della Banca Dati delle Valutazioni Multidimensionali, e al suo interno del Sistema Informativo degli interventi per le persone non autosufficienti (SINA) dopo lo stop del Garante della Privacy, nell’ambito del Casellario dell’Assistenza con cui i due strumenti dovranno dialogare strutturalmente – ha detto la De Lisio – e poi sull’approvazione della Legge sul “Dopo di Noi” (legge 112/2016, in vigore dal 25 giugno 2016) che apre nuove opportunità per la pianificazione dei progetti di vita per i disabili e le loro famiglie da parte dei professionisti che partecipano alle equipe di valutazione multidimensionale”.
I lavori hanno avuto pertanto l’intento di analizzare i possibili sviluppi futuri della valutazione e della pianificazione multidimensionale, che devono tener conto dell’evoluzione del quadro normativo. Il fine ultimo rimane la condivisione di esperienze, buone pratiche e innovazioni sviluppate negli ultimi anni, con la prospettiva di creare sempre più occasioni di confronto e di dialogo fra le Regioni interessate sugli strumenti per la valutazione multidimensionale.