Integrazione socio-lavorativa per pazienti psichiatrici: il centrodestra chiede alla Giunta regionale la proroga del progetto sperimentale
“Grazie al progetto sperimentale del Centro socio-educativo per servizi di integrazione socio-lavorativa per pazienti psichiatrici, tramite gli strumenti dell’integrazione e dell’inserimento lavorativo, è stata offerta ai soggetti affetti da problematiche psichiche un’opportunità di occupazione concreta che ha avuto effetti positivi sulle condizioni degli utenti stessi”. A parlare i consiglieri di centrodestra, Angiolina Fusco Perrella, Michele Iorio, Giuseppe Sabusco, Salvatore Micone e Nicola Cavaliere che nelle scorse ore hanno presentato una mozione urgente al Presidente della Giunta regionale ed alla Giunta stessa.
“Il 31 dicembre del 2014 è scaduto il termine di proroga del progetto sperimentale del Centro socio educativo per i servizi di integrazione socio–lavorativa per pazienti psichiatrici, intervento realizzato e messo in funzione fin dal 2009 con la delibera numero 1153, con una disponibilità di spesa stimata in € 400.000,00, di cui € 160.000,00 a carico dell’Assessorato alle politiche sociali e i restanti € 240.000,00 a carico dell’Asrem. Nel corso degli anni il progetto è stato sempre rinnovato con ulteriori provvedimenti di Giunta regionale, fino alla delibera n. 365 del 2014, che per l’appunto ha concesso la proroga fino al 31 dicembre scorso. Oltre ad un riscontro positivo dal punto di vista terapeutico – continua la nota – il progetto nel recente passato ha comportato un duplice risultato: una diminuzione del carico farmacologico e dei ricoveri, quindi in termini di spesa anche un risparmio per la Sanità pubblica; un dato da non sottovalutare , inoltre, è che la Regione Molise già dal 2006 ha sempre regolarmente finanziato percorsi di inserimento socio-lavorativi integrando con la quota sociale la quota sanitaria, perché prevista dalle normative nazionali e regionali”.
“Oltretutto – continuano i rappresentanti del centrodestra – il Sistema Informativo Nazionale per la Salute Mentale, testo approvato dalla Conferenza tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, tra la tipologia di interventi erogabili dal Sistema Sanitario Nazionale prevede ‘Intervento di addestramento e formazione al lavoro’, finalizzato alla formazione dei pazienti in alcune aree lavorative o all’inserimento-reinserimento di questi, sia nel libero mercato del lavoro che in impieghi protetti, includendo le attività di formazione professionale, di tirocinio e inserimento lavorativo intraprese da operatori del servizio psichiatrico sia in ambiente lavorativo normale, che in ambiente protetto; interventi di sostegno diretto a fianco del paziente in attività lavorative ‘non protette’; e inoltre nella Conferenza Unificata Stato-Regione del 24 gennaio 2013 è stato approvato il ‘Piano di azione nazionale sulla salute mentale’, il quale nelle azioni programmatiche al Capitolo 2, in riferimento alla tutela della salute mentale in età adulta, tra le altre prevede: ‘prestazioni assistenziali e socio riabilitative, comprese programmi di reinserimento sociale e lavorativo, sia in regime residenziale nella fase di lungo assistenza che nella comunità, secondo il progetto terapeutico individuale’. L’attuale situazione di stallo colpisce le centinaia di persone che nel corso del tempo hanno usufruito della validità del progetto allo scopo di tutelare l’attività dei Dipartimenti di Salute Mentale di Campobasso e Isernia, del Centro di Salute Mentale di Termoli, delle tre cooperative nate all’interno del progetto, ossia ‘Laboratorio Aperto’, ‘Il Mosaico’ e ‘Il Triangolo’, e delle Associazione dei Familiari ‘Mens Sana’, ‘AMFAIP’, delle Associazioni degli utenti ‘Liberamente Insieme’ e ‘Luna’ e dell’Associazione dei Familiari utenti ‘Incontrarsi’ e per questo – concludono i consiglieri – con la mozione si impegna il Presidente della Giunta Regionale e la Giunta stessa a: predisporre e approvare un provvedimento regionale che sulla scorta della deliberazione n. 1153 del 4 dicembre 2009 preveda l’integrazione delle componenti sociali con quelle sanitarie, recependo la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza come da G.U. n. 33 dell’8 febbraio 2002, contemplati dal Progetto Obiettivo “Tutela Salute Mentale” del 1 novembre 1999 e dalla Legge Regionale n. 30 del 6 novembre 2002”.