Inquinamento Piana di Venafro, Nola (M5S): “Servono maggiori controlli e lo stato di attuazione del registro tumori. Non c’è più tempo da perdere”
In questi anni di attenzione sulla qualità dell’aria nella piana di Venafro abbiamo sempre sottolineato la necessità di lavorare a più livelli: ambientale, infrastrutturale, istituzionale, sociale. Tenendo sempre uniti questi aspetti continuiamo a seguire ogni evento portato avanti dalla comunità, come gli incontri organizzati dall’associazione Città Nuova e la manifestazione degli studenti del Liceo Giordano di Venafro prevista per il 26 febbraio.
Allo stesso tempo continua il lavoro istituzionale del MoVimento 5 Stelle. Anche in queste settimane, ad esempio, stiamo seguendo l’iter del nuovo contratto di Programma di Anas che prevede di connettere la circonvallazione di Venafro con l’autostrada Roma-Napoli, attraverso Mignano Montelungo. Un lavoro che portiamo avanti consapevoli dei grandi vantaggi che avrebbe la realizzazione di questo progetto, dal punto di vista ambientale e infrastrutturale. Infatti, puntando su Mignano non solo bypasseremo Venafro, ma anche Sesto Campano e Caianello alleggerendo la pressione del traffico veicolare, e daremo al Molise anche lo sbocco sull’autostrada A1 e il primo lotto di una superstrada utile all’intera regione.
Anche sul piano prettamente tecnico-ambientale bisogna fare sistema, non solo a Venafro ma in tutti i Comuni della piana, per accelerare le indagini in corso e fornire soluzioni: è perciò fondamentale il ruolo delle istituzioni locali e regionali.
Il MoVimento continuerà di certo a fare la propria parte. In questi anni abbiamo finanziato lo studio del Cnr di Pisa con 10.000 euro; abbiamo ottenuto il coinvolgimento dell’Ispra accanto all’Arpa Molise nel monitoraggio dell’aria; abbiamo stimolato il dibattito politico; abbiamo fornito contributi tecnici sull’effetto cumulo provocato anche dall’ inceneritore di San Vittore del Lazio e la necessità di monitorare le polveri sottili che raggiungono la piana; abbiamo scritto al Prefetto di Isernia già nel 2019 pregandolo di coordinare un Tavolo tecnico con Regione, Anas Protezione Civile, Provincia di Isernia e Comuni interessati: una ‘centrale operativa’ con la quale esaminare in dettaglio l’avanzamento degli studi commissionati al Cnr e l’iter dei progetti Anas con cui superare il problema del traffico.
Ora bisogna andare oltre, accelerando i controlli chiedendone di più approfonditi. In tal senso riteniamo indispensabile conoscere lo stato di attuazione del Registro Tumori, con specifico riferimento alle rilevazioni tra i deceduti e ammalati nella Piana di Venafro. Inoltre, occorre utilizzare le tecnologie di cui dispone Ispra anche per caratterizzare e analizzare i terreni con l’obiettivo di verificare l’eventuale presenza di diossine. A riguardo, nel fine settimana, ho incontrato e chiesto un maggiore impegno al presidente della Provincia di Isernia, Alfredo Ricci e all’onorevole Antonio Federico, neo capogruppo del M5S in commissione Ambiente che si è detto disponibile a farsi carico dell’annosa problematica.
Chi come me abita questo lembo del Molise ricco di storia e produzioni pregiate, invoca risposte alle proprie preoccupazioni. E allora lavoriamo insieme, con una maggiore determinazione da parte della Giunta regionale, ma anche con compattezza e unità d’intenti: ne verrà il bene delle comunità.