Il vicepresidente della Giunta regionale, Petraroia: “Risolta la vertenza dei centri per l’impiego”
Nella seduta della Giunta Regionale del 20 marzo scorso è stato conferito incarico agli avvocati della Regione Molise, Claudia Angiolini e Antonio Galasso, per costituirsi innanzi alla Corte Costituzionale e resistere in giudizio sulla richiesta di abrogazione dell’art.6 della legge n.25 del 22.12.2014 sull’assestamento del bilancio 2014.
Oltre a diversi provvedimenti inerenti il sostegno alle attività turistiche e culturali, e a diversi atti di promozione di misure in favore dell’agricoltura e a tutela dell’ambiente, la Giunta Regionale ha adottato la delibera per 550 mila euro con cui si autorizzano le Province di Isernia e Campobasso a garantire la funzionalità dei Centri per l’Impiego per il 2015 nelle more dell’entrata in vigore del JOBS ACT e dell’istituzione dell’Agenzia Nazionale dell’Occupazione che subentrerà nella gestione delle politiche attive per il lavoro attraverso l’emanazione di uno specifico decreto attuativo della Legge n. 183/2014.
Con questo provvedimento la Regione impegna i residui del Fondo Sociale Europeo per consentire alle Province di coprire i costi per i numero 59 dipendenti a tempo determinato dal 01.09.2015 al 15.12.2015, termine ultimo in base ai regolamenti comunitari per rendicontare e certificare la spesa. Grazie ad una soluzione tecnica individuata di concerto con il Ministero del Lavoro è stato possibile mettere in sicurezza l’ordinaria funzionalità dei Centri per l’Impiego senza causare penalizzazioni all’utenza in una fase molto complessa e senza arrecare disagi agli operatori impegnati nell’espletamento del servizio.
La Giunta regionale con altre delibere ha accolto la sollecitazione di alcune famiglie di disabili e ha autorizzato gli Ambiti Territoriali di Zona a prevedere il prosieguo dell’erogazione dell’indennità per la non autosufficienza direttamente ai pazienti, con la facoltà da parte degli stessi di poter optare per un’implementazione del servizio di assistenza socio-sanitaria di sollievo tesa ad alleviare le sofferenze del disabile e ad includerlo e integrarlo attraverso percorsi terapeutici, socio-assistenziali e fisioterapici.
Nella stragrande maggioranza delle regioni italiane le associazioni dei disabili e le loro famiglie sollecitano i Piani Sociali di Zona, i Comuni, le Aziende Sanitarie, gli Uffici Scolastici e le Regioni ad attivare misure di integrazione in favore del paziente incentivando i percorsi di inclusione alla cittadinanza più che la monetizzazione della disabilità.
Aggiungere altre somme agli assegni di inabilità, alle indennità di accompagnamento e alle pensioni di invalidità, per quelle associazioni non muta la condizione del cittadino disabile e per questa ragione si chiede alle istituzioni un piano di servizio che restituisca dignità e rispetto alla persona più che un’ulteriore erogazione finanziaria non sempre utilizzata dalla famiglia per gli scopi previsti. Ma, preso atto che in Molise c’è chi preferisce l’indennità aggiuntiva, nel Piano si è apportata la facoltà di opzione così che ciascuno scelga in base alle proprie convinzioni e alla qualità dei servizi sociali garantiti dall’Ambito Territoriale di Zona di appartenenza.
Infine, la Giunta Regionale ha accolto la richiesta della Provincia di Isernia e ha stanziato 15mila euro per permettere il prosieguo del servizio di prevenzione e accoglienza di minori in situazioni di disagio e di donne in difficoltà con figli.
In una fase di grande difficoltà, con la forza dei fatti e nella consapevolezza che ciò che si riesce a fare non risolve tutti i problemi, la Regione Molise sta aiutando concretamente tante persone e tante comunità.