Il professor Vermylen al Neuromed: “Stupito da una struttura che combina ricerca e clinica”
“Sono rimasto molto impressionato dalla clinica, dalle apparecchiature altamente performanti e tecnologicamente avanzate di cui dispone, e dal Centro ricerche dell’IRCCS Neuromed”. Così il professor Jozef Vermylen dopo una giornata trascorsa all’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed. La mattinata è stata dedicata ad una breve visita della clinica di Pozzilli dove, accompagnato dal Direttore sanitario dottor Edoardo Romoli, il professore Vermylen ha avuto l’opportunità di conoscere gli specialisti, le patologie trattate e le attrezzature a disposizione della struttura. Nel pomeriggio, poi, un’approfondita vista nei laboratori del Parco tecnologico Neuromed dove Vermylen si è confrontato con i ricercatori insieme al professor Giovanni de Gaetano, responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione IRCCS Neuromed, che lo ha invitato a Pozzilli. “Questa combinazione di ricerca e clinica – ha detto Vermylen – è la condizione ideale affinché i risultati scientifici siano facilmente trasferibili nella pratica clinica”. Il professor Jozef Vermylen ha illustrato inoltre le sue scoperte nel campo della coagulazione sanguigna e sulla terapia trombolitica dichiarando che il futuro di tali ricerche scientifiche deve guardare al miglioramento delle terapie: “il problema dei farmaci trombolitici – ha detto – è che sono efficaci nello sciogliere i trombi ma sono anche fortemente emorragici; la ricerca quindi deve sviluppare dei nuovi farmaci che, oltre all’efficacia antitrombotica, abbiano uno scarso pericolo di emorragia”.
Una giornata particolare quella di oggi a Pozzilli per il professor Jozef Vermylen. Lo scienziato si è fatto portatore di un altro messaggio importante strettamente legato al concetto di divulgazione scientifica. Nella sala conferenze del Centro servizi IRCCS Neuromed il professor Vermylen ha consegnato, insieme al Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa, e al professor Giovanni de Gaetano, gli attestati di frequenza a tre studenti del corso in Strategie e Tecniche della Comunicazione scientifica che l’IRCCS Neuromed ha promosso insieme alla Regione Molise tramite Alta formazione in Rete. “La divulgazione scientifica – ha detto Vermylen – è di estrema importanza al fine di spiegare correttamente ai media, e quindi ai cittadini, ciò che la ricerca porta a compimento. L’informazione deve essere il più corretta possibile; spesso i media creano illusioni, non contemplando i tempi della ricerca e creando inutili aspettative, e spesso bisogna evitare che la gente abbia una visione distorta della scienza. Bisogna preparare quindi i giovani comunicatori affinché possano facilmente e correttamente trasmettere le informazioni scientifiche al grande pubblico”.
Simone Tescione, Michela Amodei, Valeria Rossi; questi i tre studenti che hanno ricevuto la pergamena dalle mani di Jozef Vermylen e che grazie al corso in comunicazione scientifica potranno dare il loro personale contributo ad una sempre più pressante esigenza di diffusione della cultura scientifica ad ogni livello, per tematiche che spesso vengono trattate con eccessiva superficialità.
Presenti alla consegna degli attestati anche i ricercatori Neuromed che hanno rivolto domande specifiche al professor Vermylen. “Ringrazio il professor Vermylen per averci onorato della sua presenza – ha affermato Pietracupa – per noi sarà altresì un onore poterci avvalere della sua esperienza. Il messaggio più importante che ci ha trasferito è proprio quello sull’educazione delle nuove leve alla cultura scientifica. Neuromed sta cercando di fare proprio questo; abbiamo tanti giovani ricercatori che lavorano con dedizione e passione e da loro stiamo avendo grandi soddisfazioni perché credono davvero in quello che fanno. Ed anche gli studenti che oggi hanno avuto la loro pergamena hanno la passione per la ricerca e sicuramente sapranno rispondere con la dovuta competenza ed accortezza alle esigenze della divulgazione e della comunicazione scientifica”.
I presenti hanno, infine, omaggiato il professor Vermylen con una creazione di Fernando Izzi, scultore molisano di Torella del Sannio. Izzi crea a produce opere in ferro ed i suoi monumenti sono presenti in numerose piazze d’Italia e del mondo; molto apprezzato all’estero anche come realizzatore di musei tematici.