Il Centro Patronati d’Italia si oppone alla scelta del Governo Renzi: “Inaccettabile taglio dei fondi”
Il Ce. Pa. – Centro Patronati d’Italia – si fa portavoce dei patronati e dice ‘No’ al dimezzamento dei tagli al Fondo Patronati che non solo mette a rischio un servizio offerto gratuitamente ai cittadini ma va contro quello che fino ad ora il Presidente Matteo Renzi, confermato poi dal Ministro Poletti, aveva promesso: ovvero impegnarsi per trovare le risorse per salvaguardare enti di questa importanza.
“75 milioni di euro continuano ad essere una cifra enorme, insopportabile per una rete che ogni anno assicura a milioni e milioni di persone la gratuità dei servizi di tutela e assistenza in ambiti che vanno dalla previdenza alle prestazioni socio-assistenziali. Per questa ragione, Acli, Inas, Inca e Ital continueranno la loro campagna di sensibilizzazione verso le istituzioni e il Parlamento, fino a quando non verrà cancellata del tutto una norma inaccettabile sia sotto il profilo economico, sia per ciò che riguarda il merito e il metodo. I patronati del Ce.Pa. sottolineano ancora una volta che il Fondo dei Patronati è alimentato da una quota dei contributi previdenziali obbligatori versati ogni anno da lavoratori e imprese e non può e non deve rientrare nelle disponibilità del bilancio dello Stato. Se le indiscrezioni di stampa dovessero essere confermate, il Governo, di fatto, si renderebbe responsabile di introdurre una tassa occulta a carico delle persone più bisognose che, pur continuando a pagare integralmente la contribuzione previdenziale, dovranno rinunciare alla gratuità dei servizi offerti dal sistema patronati, vedendosi sottrarre una parte dei propri soldi”.
Per Acli, Inas, Inca e Ital, la partita, quindi, non è chiusa. “Ci auguriamo – affermano i quattro patronati – che l’annuncio sia solo un indizio positivo della disponibilità del governo a rivedere l’orientamento espresso nella legge di Stabilità, un primo passo verso la cancellazione dei tagli”.