Il Guerriero Sannita si chiede: “Non sarebbe più giusto re-intitolare il teatro di Campobasso col nome del molisano Erennio Gammieri?”

savoiaIl Teatro Savoia di Campobasso compie 90 anni e in questi giorni viene festeggiato da varie iniziative, mi chiedo – scrive Giovanni Muccio, presidente regionale del Guerriero Sannita, quanti sono i campobassani e i molisani in generale a conoscere che il nome originale era Teatro Erennio Gammieri?

Il Movimento regionale del Guerriero Sannita ritorna su un argomento posto all’attenzione della classe politica tempo addietro, senza mai aver ricevuto la sensibilità di un minimo interessamento della stessa. E’ convinzione del Guerriero Sannita che nel Molise spesso succede, che personaggi illustri conterranei nei vari settori vengono dimenticati.

Dimenticare un personaggio che ha dato lustro e onore alla propria terra, significa non riconoscere la propria storia e le proprie radici e un popolo che non riconosce la propria storia e le proprie radici è un popolo senza futuro. Prendiamo il Teatro Savoia di Campobasso che porta il nome del re d’Italia, mi chiedo e vi chiedo cosa ci lega questo nome alla nostra terra? A Campobasso, inoltre, esiste già Piazza Savoia.

Non è più giusto, che il Teatro di Campobasso riprenda il suo nome originale di Teatro Erennio Gammieri? Un musicista campobassano e molisano, che incantò San Pietroburgo artista dotato di grande talento e compositore apprezzato, che nella seconda metà dell’800 ricoprì numerosi incarichi nella direzione del Teatro dell’Opera Italiano di S. Pietroburgo, tra cui quello di maestro di cappella e di maestro direttore del coro.

Il Gammieri svolse una intensa attività musicale e compose due opere importanti e una gran quantità di musica da camera, serenate, sinfonie, ballate. La sua formazione fu di dimensione europea, poichè, all’epoca, la musica napoletana era quella che influenzava l’arte in tutta Europa. Molte sono le composizioni del maestro Gammieri, ricordiamo le principali: (1867) scrisse l’opera lirica “Tommaso Chatterton” che venne rappresentata al Teatro Imperiale alla presenza dello Zar Alessandro II° e della zarina Maria Alexandrivna, i quali molto si complimentarono col Nostro e l’opera ebbe un gran successo di critica e parole di apprezzamento dei maggiori musicisti europei.

Nel 1877 trasse dal romanzo di Guerrazzi “L’Assedio di Firenze” l’omonimo dramma e nello stesso anno, compose l’opera in cinque atti “Niccolò de’ Lapi”, tratto dal romanzo di Massimo D’Azeglio, opera che fu rappresentata a Milano nell’anno successivo, con grande successo di pubblico. Molte furono le composizioni per pianoforte e per piano e violino; tra le tante compose delle melodie dedicate a Francesco Bucci, storico sindaco di Campobasso e suo amico.

Ma è vero che nessuno è profeta in Patria. Nonostante gli sforzi del padre Luigi, che tanto desiderava far ascoltare i successi del figlio ai molisani, le sue opere non furono mai eseguite a Campobasso e nel Molise. Oggi Erennio Gammieri e le sue musiche sono più conosciute tra i tanti appassionati di Milano e del Nord, anziché dai suoi concittadini.

Egli pare si fosse dispiaciuto della distrazione della sua città per la sua arte, per cui non diede più notizie di sé. Sappiamo che si spense il 16 gennaio 1916 a San Pietroburgo e nonostante gli sforzi di tanti ricercatori, la sua sepoltura non è stata ancora rintracciata. E’ arrivato il momento che il Teatro Savoia, riprenda il nome di uno di noi, di un molisano che ha dato onore a una terra che non l’ha saputo premiare.

Alla luce di tutto ciò, il Movimento Regionale del Guerriero Sannita, chiede alla Fondazione Molise Cultura, al consigliere regionale Nico Ioffredi, delegato alla cultura della regione Molise, all’assessore alla Cultura del Comune di Campobasso, Emma de Capoa, e alla Provincia, di adoperarsi affinché a un nostro illustre conterraneo Erennio Gammieri, gli vengano dati gli onori che merita dalla città di Campobasso e da tutto il Molise.

Per il Movimento regionale del Guerriero Sannita il Teatro di Campobasso lo identificherà sempre come il Teatro Erennio Gammieri.

Redazione

CBlive

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