Giornata del malato: alla Fondazione Giovanni Paolo II la manifestazione “Corincorsia”
Domani, mercoledì11 febbraio, nella ricorrenza della Giornata del Malato, istituita da San Giovanni Paolo II nel giorno della festa liturgica della Madonna di Lourdes, la Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” promuove la manifestazione “Corincorsia”.
Dopo la Celebrazione della Santa Messa alle ore 15.30, il Coro Polifonico “Jubilate”, diretto dal Maestro Antonio Colasurdo, animerà un momento musicale per le persone ricoverate. Dalla ore 16.30 in poi gli artisti del famoso Coro Campobassano, conosciuto anche nel panorama nazionale per aver partecipato a importanti manifestazioni, offriranno a chi vive l’esperienza della sofferenza un “momento di sollievo” con interessanti brani musicali ispirati al messaggio che il Santo Padre ha indirizzato in occasione della 23esima ‘Giornata del malato’.
Il concerto si svolgerà nelle ‘Sale Accoglienza visitatori’ del secondo e quarto piano, a pochi passi dalle camera di degenza, in modo che anche chi non può muoversi dal letto possa ascoltare le “dolci note”. Tra un brano e l’altro, l’attore Aldo Gioia leggerà alcuni passi tratti dal messaggio di Papa Francesco “Sapientia cordis – Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo” (Gb 29,15).
ll coro polifonico Jubilate, diretto da Colasurdo, ha al suo attivo impegni prestigiosi, sia concertistici che liturgici. Ha tenuto numerosi concerti, con ottimi consensi, anche al di fuori del Molise, e ha animato altrettante celebrazioni liturgiche, per lo più in occasione di eventi particolari. Tra i tanti impegni assolti, si ricorda l’ animazione della Solenne Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Cardinale Angelo Comastri, nella Basilica Papale di San Pietro in Vaticano il 28 agosto 2010.
La celebrazione annuale della ‘Giornata Mondiale del Malato’ è uno dei momenti più importanti dell’anno pastorale per un’Istituzione Sanitaria Cattolica. Il tema di quest’anno riconduce a un’espressione del Libro di Giobbe “Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo” (29,15) ed invita la comunità cristiana a chiedere al Signore il dono della sapientia cordis. Secondo Papa Francesco la “sapienza del cuore” non è una conoscenza teorica, astratta, frutto di ragionamenti. E’ piuttosto, come la descrive san Giacomo nella sua Lettera, “pura, pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera”.