Frecciarossa Bari-Milano, De Matteis: “Il Molise non può sempre pagare lo scotto dei calcoli costi-ricavi”

Rosario De Matteis, presidente della Provincia di Campobasso
Rosario De Matteis, presidente della Provincia di Campobassode ma

Il Presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, è intervenuto in merito alla esclusione della fermata termolese del treno ad alta velocità Frecciarossa.

“Ho letto con particolare attenzione le giustissime rimostranze da parte dei cittadini molisani e degli utenti di regioni limitrofe, nonché della interrogazione del senatore Ruta al famoso ministro Del Rio, circa la mancata fermata (non prevista appunto) nella città di Termoli, della linea Frecciarossa Milano – Bari. Ho avuto anche modo di rendermi conto che si tratta di un servizio nuovo, che Trenitalia ha inteso avviare, al fine di abbreviare l’orario di collegamento tra le due sponde dell’Italia. Mi sarei aspettato il mantenimento della fermata a Termoli, perché da sempre è stata oggetto di riferimento per i tanti utenti che ora ahimé dovrebbero recarsi a Pescara per servirsi di questo treno, se non a Bari. Termoli – ha affermato De Matteis in una nota stampa – rappresenta un punto fermo per la zona del foggiano come del vastese e pertanto non credo sia una decisione saggia quella di tagliare fuori un alto potenziale di fruitori di un servizio pubblico. Senza la fermata di Termoli – prosegue De Matteis – è tagliata fuori una intera regione che ha tutto il diritto di godere al pari delle altre, degli stessi diritti. Una Regione che ha bisogno di mantenere e di accrescere i propri collegamenti e che non può essere bistrattata, avendo la Puglia e l’Abruzzo, comunque assicurata una sosta. Sono stanco di vedere la mia regione perdere colpi e di subire tagli da chiunque ed ovunque. Un Molise che non può sempre essere penalizzato e che vede, sempre per parlare di treni, un servizio per Roma e Napoli da Campobasso con ritardi, rotture e malcontenti continui, un collegamento da Campobasso verso Termoli lungo e poco conveniente, per non parlare poi della qualità delle locomotive anni ’50 e della chiusura di stazioni e biglietterie a singhiozzo, senza dimenticare delle proteste sull’igiene dei vagoni. Insomma, il Molise non può sempre pagare lo scotto dei calcoli legati alla demografia ed ai costi/ricavi per un servizio pubblico. Mi auguro che il monocolore che unisce le maggioranze regionali, parlamentari e governative pongano un rimedio ad un errore e ad un colpo basso inferto alla nostra gente”. 

 

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