Formazione professionale, Cgil: “Bene risorse aggiuntive, ma bisogna creare sistema”
La Cgil Molise torna a rimarcare come la delicata vertenza degli operatori della Formazione Professionale sia ancora aperta e lontana da soluzioni, nonostante gli annunci degli ultimi giorni del governatore Frattura e del senatore Ruta.
“Come è noto, lo scorso 29 ottobre – ricostruiscono dall’organizzazione sindacale – presso il Ministero del Lavoro, convocato dal Sottosegretario al Lavoro, Massimo Cassano su richiesta dei sindacati, si è tenuto il tavolo per cercare di dare una soluzione alla vertenza che riguarda 90 lavoratori della Formazione Professionale molisana. In quella occasione, abbiamo rilevato la presenza delle massime cariche istituzionali regionali: sono intervenuti all’incontro i due senatori molisani, l’assessore all’Istruzione e al Lavoro, Il presidente del Consiglio ed presidente della Giunta regionale. Uno sforzo apprezzabile, se allo stesso facesse seguito la risoluzione delle problematiche in oggetto. Lo svolgimento dell’incontro, in realtà, ci aveva da subito lasciato più dubbi che certezze. In sostanza, la delegazione molisana ha chiesto risorse, per compensare il taglio di oltre il 50% intervenuto sui fondi europei destinati al Molise per il piano operativo 2014/2020. Una situazione che determina un’ulteriore elemento di difficoltà in un contesto di crisi generalizzata che grava sui lavoratori e sulle famiglie molisane. La richiesta dell’Assessore, in questo caso, finalmente ricalca quanto le OO.SS. chiedono da tempo: finanziare un “progetto ponte”, che permetta di sperimentare il sistema di “Orientamento Permanente regionale” in un tempo limitato, che consenta di agganciarsi ai fondi POR 2014 – 2010 e di mettere a sistema i servizi per l’orientamento, per l’Istruzione e la Formazione professionale, da riformare completamente stante l’atavico ritardo che sconta la nostra regione”.
Tuttavia dalla Cgil ci vanno cuati. “Non ci ha convinto – rimarcano nella nota stampa – l’approccio l’evasivo del Sottosegretario, incalzato dalla Flc Cgil Molise, circa la possibilità ed i tempi di reperimento di risorse aggiuntive. In sostanza si è rinviato ad altri approfondimenti tecnici, che sarebbero arrivati nell’immediato, ma che ad oggi non risultano ancora pervenuti. Appare strano che nei talk show televisivi i diversi ministri del governo Renzi promettono 800.000 posti di lavoro (non si sa bene come, quando e per chi) e nelle riunioni ufficiali non si riescono ad avere risposte concrete su richieste precise che provengono dai rappresentanti dei lavoratori e dalle strutture politiche e amministrative periferiche”.
Ecco perchè il sindacato, in attesa della proposta di Legge Regionale che metta a sistema l’intera filiera della conoscenza, ribadisce la necessità di avviare da subito un Progetto Pilota Ponte al fine di attivare un sistema di “Orientamento Permanente Lungo l’Arco della vita” (che possa essere di incentivo alle regioni come il Molise che accusano in merito un ritardo decennale, ma che possa anche dar vita anche ad un modello nazionale.
“Gli operatori del settore e l’intero sistema della conoscenza regionale, non hanno bisogno di ulteriori annunci, riferiti a risorse aggiuntive reperite dal governo nazionale per tamponare delle emergenze, hanno – concludono dal sindacato di via Mosca – la necessità di poter lavorare in sicurezza per realizzare gli obiettivi prefissasti dalle linee guida entro le quali deve muoversi il sistema di Istruzione e Formazione Professionale in Molise”.