Fondo per la non autosufficienza, pubblicato bando da 2,7 mln. Frattura e Facciolla: “Nostra priorità, assicurare interventi e servizi”
Interventi e servizi assistenziali in favore delle persone non autosufficienti e con disabilità severa, pubblicato bando da 2,7 milioni di euro: lo comunicano il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e l’assessore Vittorino Facciolla.
“Con il nostro programma regionale finanziato con il Fondo nazionale per la non autosufficienza (Fna) 2016 – dichiarano –, garantiamo ai cittadini che hanno bisogno di assistenza a casa il sostegno di cui necessitano. Nostra priorità, dare continuità agli interventi e ai servizi a loro rivolti anche per alleviare tutte le famiglie coinvolte dall’impegno delle cure ai propri cari: in questa direzione va il bando che attiva risorse per 2.691.000 euro ”.
“Parallelamente – proseguono Frattura e Facciolla –, portiamo avanti i percorsi finalizzati all’autonomia per i minori disabili e i progetti innovativi da parte dei centri socioeducativi operanti nel nostro Molise”.
“Assieme ai nostri Ambiti territoriali sociali e all’Asrem, abbiamo predisposto un unico schema di bando comprensivo delle procedure da utilizzare per la selezione delle persone da inserire e la presa in carico integrata da parte dei servizi sociali e sanitari. Assicuriamo così pari opportunità di accesso su tutto il territorio regionale a quanti, avendone i requisiti, richiedono di poter usufruire delle azioni e dei servizi previsti”.
Le domande di ammissione al programma regionale per la non autosufficienza dovranno essere presentate entro il prossimo 10 maggio, data di scadenza dell’avviso pubblico.
Dal prossimo giugno saranno sanati i ritardi registrati nell’erogazione dei contributi relativi al programma 2015 attraverso la corresponsione ai care giver. “Le ore di assistenza domiciliare concesse con il Fna 2015 verranno cumulate con quelle del Fondo 2016, altrettanto faremo per gli altri interventi: è la maniera più concreta per superare le criticità rilevate in passato”, concludono Frattura e Facciolla.